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CRONACA

Nuove misure di sicurezza

612898La Provincia di Savona ha emesso la certificazione per gli oltre 65 mila metri quadrati di terreno su cui sta per essere ultimato il nuovo stabilimento del gruppo Noberasco, a Carcare, inoltre la Provincia ha verificato l’ultimazione degli interventi di messa in sicurezza del terreno, giudicandoli conformi alle previsioni progettuali approvate nel dicembre del 2009 dal Comune di Carcare.
Non si è tratto di un iter semplice e scontato, in quanto le aree Noberasco fanno parte di un sito (la Paleta) dove erano stati stoccati negli anni Ottanta materiali residui di lavorazione delle piastrelle provenienti dall’Ilsa Ceramica nonché ceneri di pirite, un tempo considerate inerti. In un’altra parte dell’area erano stati depositati materiali di scavo provenienti da lavori dell’autostrada Torino – Savona. Nel corso degli anni sono state eseguite diverse indagini, con carotaggi, prelievi e analisi di campioni di terreno e di acque.  Le campagne svolte tra il 1999 e il 2001  da Arpal e dalla società Industria e Ambiente (ing. Giovanni Ferro) avevano rivelato superi nella concentrazione di mercurio, arsenico e piombo sino ad una profondità di 5 metri. Nel 2004 una campagna di monitoraggio della società IPS rinveniva la presenza di bitume, in parte all’interno di fusti metallici interrati e in parte miscelato al terreno, oltre a materiali di demolizioni, rifiuti, batterie esauste. L’area veniva dichiarata formalmente inquinata e inserita tra quelle da bonificare.
Nel 2007 l’intera proprietà era acquisita dalla società EMI del geometra Giampaolo Bagnasco, che affidò l’incarico di predisporre un piano di caratterizzazione all’ing. Giovanni Ferro, che confermava le analisi precedenti, escludendo tuttavia che l’inquinamento si fosse esteso al fiume Bormida di Pallare, che contorna dal lato sud l’area della Paleta. Nel 2009 il Comune di Carcare approvava gli interventi di messa in sicurezza permanente e nei mesi successivi venivano avviati i lavori nel primo lotto, quello destinato all’insediamento Noberasco. Per la realizzazione del capannone produttivo e della palazzina uffici sono state così previste particolari cautele per evitare qualsiasi contatto con il terreno da mettere in sicurezza. Altre opere hanno riguardato il contenimento delle acque sotterranee. I lavori sono stati conclusi nell’ottobre dello scorso anno e sono stati approvati dall’Arpal agli inizi di gennaio, consentendo così il rilascio della certificazione.

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