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CULTURA

OMAGGIO ARTISTICO ALLE DONNE DELLA COSTITUENTE

di Giorgio Siri

Nella ricorrenza del settantesimo anniversario dell’Assemblea Costituente il Circolo degli Artisti tiene una mostra, in corso sino al prossimo 9 ottobre, in cui valori civili e valori artistici sono fusi strettamente! L’occasione è stata la commemorazione di Angiola Minella, nata a Torino nel 1920, laureata in lettere e lingue straniere, partigiana (Lola); a soli ventisei anni, nel 1946, Consigliere comunale e membro della Giunta del Sindaco della Liberazione, Andrea Aglietto; nello stesso anno eletta all’Assemblea Costituente nella lista del Partito Comunista Italiano; confermata Deputato nel 1948, ricopre incarichi di partito, è rieletta Deputato nel 1958 e Senatrice nel 1963. Muore a Torino nel 1988. Savona vuole ricordare così la sua Deputata Costituente e, con lei, come dalle parole di Anna Giacobbe, Deputato, intervenuta all’inaugurazione dell’esposizione, sabato 24 settembre, anche le altre venti donne membri dell’Assembla Costituente, su 556 Deputati. La presenza femminile nell’Assemblea Costituente, sempre dalle parole della parlamentare Giacobbe, riveste il significato essenziale del riscatto e della piena parità, nella partecipazione attiva alla Politica, delle donne italiane.

L’esposizione propone ventotto opere, ispirate alla figura di Angiola Minella o comunque alla tematica delle donne della Costituente, che hanno coinvolto ventotto artisti savonesi, i quali hanno saputo tradurre l’argomento al meglio, ognuno secondo il suo stile e la sua poetica. Proviamo pertanto a delineare, di ciascuno dei lavori in esposizione, qualche aspetto saliente:

Paolo Ancarani, con “Ventuno”, propone un omaggio alle Costituenti attraverso una suggestiva composizione di ispirazione astratta, con qualche reminiscenza di Braque;

Angelo Baghino, con “A Angela da Angelo”, firma un’essenziale ma forte immagine di ricordo della data del 2 giugno 1946;

Albert Barreda, con “Lettera ad Angiola Minella” offre una composizione dominata dalla leggerezza e dai segni enigmatici;

Imelda Bassanello, colpisce con l’espressionistica ed entusiasta figura femminile di “L’arrivo”;

Luciana Bertorelli, scultrice di forme massicce, potentemente primordiali,dipinge una triade di immagini femminile, in tale modalità;

Franca Briatore invece, secondo la sua veduta, affascina con un “Senza Titolo” dalle enigmatiche figure di maschere;

Anche Antonietta Cavallero, con: “La rosa delle ventuno”, è orientata verso un astrattismo poetico ed evocativo;

Kristiana Comiotto, maestra dell’illusionismo figurativo, con “Opportunità”, inserisce il volto della Minella in un gioco di immagini dominate, pare, da un’allusione ai raggi solari;

Giovanna Crescini, con “Le amiche”, propone un affascinante gruppo femminile, sospeso a qualche allusione fra Casorati e Guttuso….!

Franca D’Arienzo, con “Il gioco dell’oca”, rammenta il suo stile fresco e fantasioso, con qualche richiamo a Luzzati;

Enzo Dente propone una sorta di interessante“manifesto”, che ricorda la Costituzione;

Straordinaria composizione dagli accenti “boccioniani” è “Homenaje a esa primera mujer” di Jorge Felix Diaz;

Roberto Gaiezza con “Donne Avanti” , propone, in pittura, le sue ieratiche figure;

Carlo Giusto, con “Millenovecentoquarantasei sorge il sole”, rammenta la sua espressività intensa e dal cromatismo coinvolgente;

Si coglie la leggerezza tipica di Rosanna La Spesa nell’originale composizione, che si serve anche di elementi di “collage”,”In cammino”;

Elisa Traverso Lacchini, ricorda, con un’intrigante “carta da gioco”, l’art. 3 della Costituzione;

Giacomo Lusso, con “Per una donna e per il Futuro”, ripropone i suoi raggi e le sue esplosioni “siderali”;

Mauro Malafronte, con “La Costituzione di Lola” , si rivela il maestro del colore che é;

Giuliana Marchesa con, “Giubilo”, mette in rilievo il suo raffinato gioco di sfumature cromatiche;

Rosanna Minuto, con “Repubblica, sostantivo femminile”, si affida ad una fotografia storica e ad un accattivante ed inconsueto richiamo femminile;

Stefano Pachì, con “Ragazza sveglia” si rivela l’impareggiabile nostalgico di uno stile “Belle Epoque”…

Aldo Pagliaro, scultore, in “L’alba” trasforma la sua esplodente materia in un solo che sorge prorompente sul mare ed in un tricolore accennante la penisola italiana;

Oreste Rossi simboleggia “La nuova Italia” con una leggera, toccante immagine di mani che rammendano il tricolore;

Teste femminili fantasmatiche ed enigmatiche appaiono nello “Sguardo al futuro “ di Arturo Santillo;

Colorazioni “Turneriane”, come tipico dell’artista, in “Per tute voi” di Beppe Schiavetta;

Carlo Sipsz si serve dei suoi ammalianti incastri cromatici, per un omaggio ai colori delle forse della Resistenza, inserendoli, come in un’antica pala medievale, su di una lamina dorata;

Costantin Neacsu ritrae la Minella coi suoi suggestionanti giochi di colore;

Bruno Volpez propone, come Dente e Minuto, un eloquente manifesto……

L’occasione di questa collettiva e anche di far conoscere, insieme, i bravi artisti savonesi!

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