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ATTUALITÀ

NATALE FLASHBACK ALLA GALLERIA BLUDIPRUSSIA DI ALBISSOLA MARINA

di Giorgio Siri

Alla galleria “Bludiprussia” di Albissola Marina è in corso, sino al 28 dicembre prossimo, un interessante “Flashback”, una rassegna molteplice, rivolta a tre iniziative: ricordare quattro artisti ormai scomparsi, un colpo d’occhio su alcuni artisti contemporanei, una esposizione di ceramiche in occasione del Natale. La riproposizione di opere di Sangregorio, Nicolini,Moncada, Parini ci rammenta quattro personalità d’eccezione, che richiamano fondamentali esperienze e correnti artistiche contemporanee, di cui i quattro autori sono stati testimoni.

Giancarlo Sangregorio (Milano, 1925 – Sesto Calende, 2013), si impone come scultore di opere monumentali, che sembrano trarre ispirazione da arcaiche forme statuarie ma nelle quali, altrettanto, possiamo trovare connessioni con Hans Arp o con Isamu Noguchi, in un affascinante rincorrersi di ricordi ancestrali e di moderna ansia di ricerca formale. Le opere in esposizione – due tele ed una scultura – ben testimoniano di tale visione dell’artista; nei quadri la raffigurazione di sagome stilizzate, con allusioni o stilizzazioni antropomorfe, in attitudini di solenne fissità, esprimono efficacemente, in piccola scala, la poetica scultorea dell’autore.

Claudio Nicolini (1954 – 2012), artista sofisticato, pittore sorprendente, sembra compendiare, nelle sue opere, un’illusione di pittura rinascimentale con atmosfere che a volte ricordano Munch, a volte richiamano i “batik” orientali, con una leggerezza impalpabile che avvolge personaggi enigmatici: apparizioni fantasmatiche, figure femminili accennate, su cui l’autore insiste,come icone senza volto per lo più, che sanno esprimere comunque una soavità “preraffaellita” od una sinuosità di talune figure di Van Dongen, od appaiono come fantasmi di “muse inquietanti” se non come sagome ammalianti di immagini pubblicitarie quando non rimandano ad antiche immagini della pittura romana e pompeiana! Senonché, mentre ci si lascia prendere dall’incanto, intervengono dei “Pinocchi” surrealisti a turbare ed a scomporre l’idea che ci si è fatta! Sempre, in ogni caso, in un personalissimo modo di vedere e di ambientare, con la particolare inclinazione ad evocare Piero della Francesca o Paolo Uccello, come suggerisce Debora Ferrari!

Ignazio Moncada, (1932 -2012) inventore della “Pont Art” – Arte sui ponteggi – , con importanti esperienze che lo hanno visto vicino al musicista Bruna Maderna ed all’architetto Gae Aulenti, è presente alla rassegna con le sue sconvolgenti composizione astratte dai cromatismi tormentati seppure appaganti, sconvolgenti seppure ingegnosi. Moncada, autore di opere dal titolo “reperti di archeologia astratta”, “Alesia e i segni del tempo e del vento”, “l’ombra della luce”, comunica il fascino dell’astrattismo, rivelatore di percezioni visive e di stati d’animo, di un lirismo pittorico “puro” cui l’autore sembra straordinariamente versato, suscitando, nell’osservatore, le inquietudini e le ansie, tipico retaggio della pittura astratta, ma anche la convincente perorazione di un’estetica nuova, basata sull’emozione, anche psichica, degli accostamenti di colore, nella materia primigenia della pittura.

Giampaolo Parini (1941 – 2015), estroso e imprevedibile, con una propensione ludica che compare variamente nella sua opera , è presente nella mostra con una originale riproposizione dell’”Uomo col turbante” di Van Eyck, con la testa della Medusa caravaggesca, che sottolineano la freschezza e l’inventiva di questo artista, non insensibile ad immagini vivide che qualcuno ha voluto mettere in relazione con la letteratura figurativa dei fumetti.

Oltre a tali quattro “ospiti d’onore”, nella rassegna figurano altri nomi illustri contemporanei, Alberti, Moiso, Ranza, Stefano e Filippo Soddu, Sturla, Valentini, autori che profondono il loro impegno nello sviscerare e nel vagliare ancora le tematiche indotte dal ripensamento degli orizzonti raggiunti o intravisti dall’Arte contemporanea, nell’epoca del “post-moderno”.

Tutti meriterebbero un approfondimento; ci limitiamo, in attesa di futuri incontri, a citare Giorgio Moiso, autore dalla pennellata potente, che ben conosce il potere evocativo del colore, del segno, della linea, che sa usare per comunicare un’espressività forte, palpitante, sospesa fra angoscia e aspettativa, con un richiamo forse al Tutto, dalle lontananze siderali, ai riflessi ed alle pieghe più riposte degli oggetti e della Natura.

Notevole anche la sezione della Ceramica natalizia, che spazia dalla tradizionale produzione delle figure tipiche del Presepe albisolese – i “macachi” – alle statuine tradizionali, come da scuola proveniente da illustri autori del genere, ad apporti recenti: ricordiamo, in particolare, un “Albero” della cellese Lea Gobbi, vibrante di evocazione, sia dell’aspetto naturalistico che simbolico, risultato di una tecnica sorprendente, ed una Natività di Delia Zucchi, dalla suggestiva impronta arcaicizzante.

Paola Grappiolo, presidente della Galleria, artista lei stessa, compagna di vita, apprendiamo, di Claudio Nicolini e pertanto diretta testimone di gestazioni e di inspirazioni artistiche, curatrice infaticabile di uno splendido catalogo su di una mostra commemorativa di Nicolini, nel 2013, è una coinvolgente e raffinata organizzatrice di mostre ed eventi artistici , presentati in modo accattivante, inducenti ad abbracciare l’Arte come passione, studio ma anche divertimento!

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