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ATTUALITÀ

Perdere il treno del buon senso….

 

Il Movimento Cinque Stelle Regionale non perde l’occasione di condividere le prese di posizione di certe associazioni di pendolari ferroviari e diffonde il seguente comunicato, a cura dei consiglieri regionali Marco De Ferrari e Alice Salvatore, e dei consiglieri comunali de Genova, Stefano Giordano e Luca Pirondini: Subito un tavolo di lavoro tra Comune, Città Metropolitana, Regione e Trenitalia per concordare una linea di lavoro con obiettivo il benessere e la qualità della vita dei pendolari.

Se non si interverrà per tempo, da gennaio 2019 Genova rischia di perdere per sempre la tariffazione integrata treno più bus, come ha affermato l’ad Beltrami di Amt in Commissione comunale l’altro ieri, da cui è emerso anche che, ad oggi, non è stata avviata alcuna pratica per l’affidamento in house dell’azienda di trasporti genovese.

In più, i nuovi trenini Jazz, come i gemellini Pop, risultano molto meno capienti dei treni che andranno a sostituire (circa 300 posti ciascuno, contro i 600 di un Vivalto e i 500 di un treno tradizionale a vagoni componibili).

A fine contratto questi due modelli di treno, rappresenteranno più di 1/3 del parco mezzi circolante in Liguria. Una situazione non all’altezza del forte investimento richiesto e dei sacrifici imposti sui pendolari dallo stesso CdS.

Per tutte queste ragioni è necessario rimettere in discussione l’intero impianto del Contratto di servizio, oltretutto già contestato a più riprese in sede legale, sostituendolo con un contratto ponte di prova per il solo 2019 con lo scopo di:

1)    salvaguardare la tariffazione integrata (ampliandola all’intera Città Metropolitana)

2)    aumentare in modo adeguato il chilometraggio totale a disposizione.

3)    applicare parametri concretamente misurabili, compresa la questione economica.

Altrimenti rischiamo di ritrovarci nei prossimi anni con viaggi ancora più scomodi e treni sottodimensionati rispetto alle reali necessità dei pendolari.”

Lo scrivente ritiene valido, modestamente, il suo commento di lunedì 16 luglio scorso in cui venivano descritte, tratte da “Wikipedia”, che non è il Vangelo ma è comunque una fonte, ormai reputata, di notizie,  le possibilità di trasporto dei convogli ETR 324, ETR 425, ETR 526, con le quali l’elettrotreno viaggia: “ETR 324: 347 posti totali, di cui:202 posti a sedere;145 in piedi; ETR 425: 471 posti totali, di cui:309 posti a sedere;162 in piedi; ETR 526:511 posti totali, di cui:302 posti a sedere, 209 in piedi.”

Inoltre, i treni “Rock”, su due piani come il “Vivalto”, che entraranno in funzione i prossimi anni, avranno la capacità di trasporto da 479 a 629 passeggeri, secondo la composizione dei convogli a quattro o cinque “casse”: i dati tecnici sono reperibili, ad esempio, sul sito www.fsitaliane.it/content/dam.

Certo è divertente parlare di” trenini” e di “gemellini”; non si aspetta l’ora, anche da parte di associazioni di pendolari, peraltro giustamente preoccupate di taluni inconvenienti, che sussistono; ma volerli sempre trovare, è altrettanto pretestuoso che non riconoscerli.

Comunque, lo scrivente non è un sostenitore dell’Amministrazione Regionale ma non riconoscere ciò che di utile e di buono viene fatto è ciecamente stolido e minimizzare o ridicolizzare un investimento tanto importante come il rinnovo quasi totale della flotta dei treni regionali, che sarà completato nel 2023 è, oltre che ottuso, profondamente ingiusto!!

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