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Piano urbanistico comunale di Laigueglia: illegittimo per il T.a.r.

La Regione Liguria ed il Comune di Laigueglia hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato – organo giurisdizionale d’appello della magistratura amministrativa – contro la sentenza di dicembre scorso, del Tar (Tribunbale Amministrativo Regionale) Liguria, che ha decretato l’illegittimità del nuovo Puc (Piano urbanistico comunale), di Laigueglia, accogliendo la tesi del comitato Verde Ambiente e Società. Secondo gli ambientalisti lo strumento urbanistico avrebbe dovuto essere sottoposto alla procedura di Verifica ambientale strategica, non essendo sufficiente, per superare le situazioni problematiche emerse, imporre delle semplici prescrizioni, come disposto invece dalla Regione Liguria.
L’operato della Regione è stato dichiarato “illegittimo” e gli atti conseguenti sono stati annullati. Nella stessa sentenza i giudici amministrativi avevano dichiarato inammissibili i ricorsi contro il Puc presentati da WWF Savona, Comitato Laigueglia Verde, Comitato Acqua Bene Comune, Legambiente e Forum Salviamo il Paesaggio, oltre che da una ventina di cittadini di Laigueglia.

Era stato un processo fiume, quello instaurato nel 2014 presso il Tribunale amministrativo, conseguenza di un procedimento fiume che aveva portato all’approvazione del Piano Urbanistico Comunale di Laigueglia. La principale vertenza su cui decidere, dopo stralci sostanziali, era rimasta la mancata sottoposizione del progetto di Puc al procedimento di verifica ambientale strategica. La Regione era giunta alla conclusione secondo cui la Vas non era necessaria, in quanto si poteva ovviare con alcune modifiche al progetto. Le prescrizioni così imposte spaziavano dalle maggiori norme di tutela da apportare al Sito di Interesse Comunitario di Capo Mele, all’ampliamento della zona filtro prossima alla stessa area Sic, ad indicazioni sull’uso razionale delle energie rinnovabili.

“In tutto questo – ha sentenziato il Tar – la Regione ha provveduto come se la situazione riguardasse una vicenda meramente urbanistica…mentre le indicazioni fornite sono invece di natura prettamente ambientale”. Di qui la fondatezza del ricorso per la parte in cui si insisteva che i rilievi riportati avrebbero dovuto essere oggetto di un procedimento di valutazione ambientale destinato a interferire nell’iter di approvazione del Puc.

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