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Plodio, Fabio Abate ammonisce: “Non siamo inferiori a nessuno ma la mentalità deve cambiare”

Il pareggio per tre a tre contro il Millesimo ha lasciato l’amaro in bocca a un Plodio capace di arrivare al recupero in vantaggio di una rete. Si allunga così la striscia di partite senza vittoria, l’ultima (e unica) risale alla prima giornata contro il Sassello. 

I quattro pareggi nelle ultime sei giornate permettono comunque al Plodio di poter ancora ambire a qualcosa di importante grazie a una classifica estremamente corta ma “chi ha tempo non aspetti tempo” come si suol dire. Questo è sinteticamente il messaggio che Fabio Abate ha voluto dare ai suoi, elogiando la squadra per le prestazioni fornite ma strigliandola per qualche goal di troppo subito su calcio piazzato:

“Il risultato, per quanto visto nei 90° può essere considerato giusto. Siamo riusciti a fare tre goal alla migliore difesa del campionato, prima di oggi ne aveva subiti solo quattro. Una partita ben giocata da entrambe le formazioni. Abbiamo incontrato una buonissima squadra, ben messa in campo, che prova sempre a giocare il pallone, forse la migliore incontrata fino ad ora”.

Alla domanda se considera la partita di domenica come un punto guadagnato o due persi il dirigente ha risposto: “Il risultato, per quello visto nei 90°, può essere considerato giusto. Siamo riusciti a fare tre goal alla migliore difesa del campionato, prima di oggi aveva subito solo 4 goal. Una partita ben giocata da entrambe le formazioni. Abbiamo incontrato una buonissima squadra, ben messa in campo, che prova sempre a giocare il pallone, forse la migliore incontrata fino ad ora. Sono sicuramente due punti persi perché è inconcepibile, per una squadra che ambisce a stare al vertice prendere goal al 94. Dobbiamo lavorare sulla concentrazione, su 12 goal subiti da noi 8 arrivano da calci piazzati e  uno da un errore grave del portiere. Sono dati che devo far riflettere. Se si riesce a migliorare su questi aspetti nulla è perduto. La testa della classifica dista 7 punti e per quello fatto vedere fino ad ora, non siamo inferiori a nessuno. Deve cambiare la mentalità. Non si è forti a parole, si è forti in 90 minuti all’interno del rettangolo di gioco. Se i ragazzi capiranno che è ora di associare la qualità vista ad una maggiore determinazione e cattiveria agonistica, possiamo tranquillamente risalire la classifica. Ora è il momento che i buoni giocatori che abbiamo, dimostrino anche di avere le cosiddette palle. Ci vuole una svolta caratteriale, meno paura di ottenere il risultato. Sono sempre fiducioso anche se siamo riusciti a complicarci la vita in una maniera assurda. Bisogna anche ammettere che non abbiamo ancora avuto un episodio che ci abbia favorito, come si dice, lo scannare la partita, magari giocando male, ma che potrebbe aumentare la fiducia nel gruppo nelle proprie potenzialità!!ono sicuramente due punti persi perché è inconcepibile, per una squadra che ambisce a stare al vertice, prendere goal al 94°”. 

A proposito della squadra conclude: “Dobbiamo lavorare sulla concentrazione, su dodici goal subiti ben otto sono arrivati da calci piazzati e  uno da un errore grave del portiere. Sono dati che devo far riflettere. Se si riesce a migliorare su questi aspetti nulla è perduto. La testa della classifica dista solo sette punti e, per quello fatto vedere fino a ora, non siamo inferiori a nessuno. Deve cambiare la mentalità. Non si è forti a parole, si deve essere forti nei 90° all’interno del rettangolo di gioco. Se i ragazzi capiranno che è ora di associare la qualità vista a una maggiore determinazione e cattiveria agonistica, possiamo tranquillamente risalire la classifica. Ora è il momento che i buoni giocatori che abbiamo dimostrino anche di avere gli attributi (ndr l’espressione originale era decisamente più colorita). Ci vuole una svolta caratteriale, meno paura di ottenere il risultato. Sono sempre fiducioso anche se siamo riusciti a complicarci la vita in una maniera assurda. Bisogna anche ammettere che non abbiamo ancora avuto un episodio che ci abbia favorito, come si dice, lo “sfangare” la partita, magari giocando male, ma che potrebbe aumentare la fiducia del gruppo nelle proprie potenzialità”.
Michael Traman 

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