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Presentato a Savona il nuovo masterplan per il fronte mare a levante

“Il progetto del fronte mare a levante è molto importante per il turismo perchè è un importante biglietto da visita per l’ingresso alla città”, ha dichiarato il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio durante la conferenza stampa di presentazione del masterplan che coinvolgerà il fronte mare a levante della città, “e voglio dire che abbiamo già contattato le realtà coinvolte come, ad esempio, Funivie Spa e Mondomarino. Vi sono stati contatti anche con l’ingegner Gambardella, autore del precedente progetto, e a breve faremo un incontro con i sindacati”.
“Questa è un’occasione davvero importante”, ha evidenziato l’architetto Peluffo, autore del progetto, “anche se questa è una realtà complessa perchè occorre rendere compatibili il porto, la pista ciclabile ed occorre riqualificare le aree degradate. La vicinanza con la torretta così come quella con l’Aurelia Bis sono molto importanti e voglio ricordare la rotatoria che a breve verrà realizzata nella zona Miramare, zona che insieme a Garbasso, è importante per l’ingresso in città. Lo snodo a Miramare con la rotonda è di notevole importanza così come il collegamento Miramare-Garbasso e quello con le Albisole. Abbiamo avviato un dialogo con la Soprintendenza affinchè l’area industriale dismessa nella zona Miramare possa essere riqualificata e a ciò voglio ricordare il collegamento con la rotonda che si realizzerà e l’Aurelia bis. Il progetto di trasformazione è stato approvato da Anci e in questo progetto si è voluto ricordare l’accesso alle navi senza però dimenticare la trasformazione del volume del vecchio volume delle funivie, per il quale sarebbe un’ottima soluzione uno scarico auto-mezzi pubblici. La proposta Anci prevede di liberare l’area di sotto e farla diventare una piazza pubblica con la demolizione delle ex funivie e creare un nodo di parcheggi al di sotto dell’Aurelia, mentre altre parti del molo verranno demolite per migliorare le manovre della navi. Per ciò che concerne l’area di San Giacomo si ha in progetto la demolizione dell’edificio delle funivie e la messa in sicurezza del molo con una passeggiata continua su uno specchio d’acqua. E’inoltre previsto un edificio di servizi con un faro visibile e che sia anche presente un collegamento con l’area di San Giacomo attraverso un ascensore o un collegamento pedonale per il collegamento con la zona mare. L’eliminazione del volume avrà un impatto positivo ed attualmente stiamo lavorando come masterplan. Un’altra area importante è quella di Punta Garbasso che vedrà un ampliamento delle aree per la cantieristica nei prossimi 20 anni e vi sarà anche il mantenimento di una parte delle spiaggie essendo libera l’area della Margonara. Abbiamo aperto un dialogo con gli utilizzatori delle piattaforme visto che necessitano di enormi spazi e abbiamo optato per la demolizione di una parte dell’attuale molo per aumentare quello già esistente aumentando fino a 200 posti barca. Per ciò che concerne la differenza di quota Aurelia-spiaggia vi sarà un intervento residenziale per circa 2000 metri quadrati con l’ipotesi di un percorso di passeggiata con un passaggio pedonale che risale sul molo con il conseguente aumento delle spiaggie e la creazione di una passeggiata fino al molo che torna sull’Aurelia e prosegue per Albisola. La pista ciclabile a fianco dell’Aurelia sarà mantenuta con un progetto della regione e credo molto nell’importanza della passeggiata che risale verso l’Aurelia e sono anche convinto del fatto che la spaiggia ed il porticciolo possano essere compatibili con la spiaggia pubblica”.
“Questo progetto è diviso in step”, ha evidenziato il primo cittadino savonese, “e le realtà più importanti sono le ex funivie ed il porticciolo ed è importante capire la zona. Gli step ssono stati progettati ascoltando anche i vari interlocutori coinvolti, in particolar modo l’Autorità Portuale. Alcuni progetti sono arrivati dopo quello di Gambardella ed è importante questo progetto nella sua totalità perchè è sostenibile sia dal punto di vista economico e non è troppo impattante”.
“Il tema della Margonara è molto importante e parte dal lontano 1998 su richiesta del comune di Albisola Marina”, ha sottolineato l’ingegner Canavese, “ed allora è stato redatto un progetto chiamato “507” voluto dall’allora ministro Burlando. Il primo passaggior prevedeva i pareri della regione e dei comuni coinvolti, mentre la seconda fase prevedeva un progetto definitivo che doveva essere valutato per l’impatto. Il progetto di massima venne rielaborato e la regione sucessivamente cambiò il piano regolatore portuale e quello delle spiaggie e la posizione della regione fu dichiarata non idonea. Venne fatto un ricorso al Tar e sucessivamente al Consiglio di Stato che dette ragione al progettista Gambardella e allora l’Autorità Portuale chiese ai proponenti cosa fare e il piano regolatore venne rifatto sullo schema del vecchio piano con un miglioramento delle aree di filtro. Ad oggi occorre sapere cosa si farà lì ed il progetto definito dev’essere sottoposto ad impatto ambientale regionale. Il canale di accesso da 100 diventerà di 150 metri per l’aumento delle dimensioni delle navi ed occorre mantenere i fondali attualmente esistenti. Vi sono anche proposte per un sottopasso che passerebbe sotto il porto e che poi risalirebbe ma non è realizzabile per mancanza di spazi nel porto. La conessione per il cantiere prevede d’incrementare la quota di lavoro per il refitting che è molto importante per l’occupazione. Abbiamo le idee chiare su cosa fare ma occorre molto denaro pubblico ed il masterplan fa arrivare ad un’idea condivisa tra la regione, la soprintendenza e l’autorità portuale”.
“Come ho già detto quest’area è molto importante perchè è il biglietto da visita della nostra città e questo progetto è una visione di buon senso sia per le esigenze naturalistiche che per quelle economiche. Abbiamo chiesto questo progetto per mettere i nostri pensieri sulla carta e creare un ingresso nella nostra città il più funzionale possibile con parcheggi, biciclette e navette elettriche. Abbiamo già avuto delle interlocuzioni e questo nostro sogno è frutto di un lavoro”, conclude il sindaco Caprioglio.

 

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