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CULTURA

Presentato il libro “Mi aspettavi nel tempo…”

“Occorre vivere con serenità e mi sento di dire che Ungaretti è il mio poeta fin da piccola”, ha dichiarato il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio durante la presentazione del libro di Giuseppe Ungaretti “Mi aspettavi nel tempo…”, “e la figura di Bruna è molto importante. Sono onorata di ospitare questo evento e ringrazio tutti gli intervenuti”.
Stessa soddisfazione da parte del signor Napoli, membro dell’uffico stampa Mondadori :”Questo è un evento importante ed è una sorta di conservazione della memoria. Bruna è la diretta testimone del libro ed è una fonte di ricordi molto preziosa”.
“Ungaretti ha scritto i suoi primi versi al fronte durante la Prima Guerra Mondiale”, sottolinea Maria Novaro, presidente della Fondazione Novaro, “ed un soldato suo commilitone decide di pubblicarli. Ungaretti è stato presentato a mio nonno e nel 1933 ha pubblicato la prefazione del libro di poesie di Capasso. Nel 1990, a 20 anni dalla morte di Ungaretti, è stata creata una mostra per ricordarne la figura”.
“La Mondadori ha pubblicato Ungaretti che è da leggere, a mio parere, da tre diversi punti di vista”, evidenzia Silvio Riolfo Marengo, “come, ad esempio, la dichiarazione d’amore a Bruna nella quale si racconta e vi è una sorta di riscoperta dell’amore nella vecchiaia. La figura di Ettore Serra è molto importante perchè è stato il primo editore di Ungaretti e nel Natale del 1915 il famoso poeta ha fatto un primo tentativo di scrivere e sucessivamente rovescia la poesia tradizionale. Non ho mai capito perchè non è mai stato assegnato il Nobel ad Ungaretti mentre è stato assegnato a Salvatore Quasimodo. Le lettere a Bruna del volume sono una sorta di diario e voglio ricordare che Ungaretti è nato ad Alessandria d’Egitto e ha visto le montagne per la prima volta sul Carso. Ungaretti ha dato consigli a Bruna su come fare poesia e questa figura è molto importante per tutti coloro che scrivono”.
“Questo libro illustra il rispetto e l’aiuto tra due persone anche se di età diverse e tra Ungaretti e l’arte vi è stato un rapporto intenso anche perchè ha scritto numerosi libri in veste di critico d’arte. Le poesie sono riferimenti importanti all’arte e la pittura è un discorso scritto con grandi parole. La scultura è più vicina alla natura mentre le parole sono più astratte”, conclude Silvia Bottaro, presidente dell’associazione Aiolfi.

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