Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

ATTUALITÀ

Problemi e tensioni nel Mediterraneo

mediterraneo

Papa Francesco nella sua omelia, in ricordo del 100 anniversario del terribile sterminio degli Armeni perpetrato il 24 aprile 1915 durante l’Impero Ottomano, con il suo consueto parlare chiaro e diretto, ha messo in evidenza anche alcune gravi situazioni nei paesi che si affacciano sul “Mare Nostrum”.
La Turchia, ora retta da una repubblica pur non avendo nulla da spartire con il passato impero ottomano, ha ritenuto, a più riprese, di condannare il richiamo del Papa ai gravi genocidi che hanno costellato il xx secolo. Difficile da capire Altri paesi coinvolti in questi massacri, hanno saputo far autocritica e andare avanti Forse un problema di propaganda elettorale ?.
Per evitare polemiche di divisione, potrebbe essere utile unificare le ricorrenze per farle diventare momento di ricordo e pietà per i morti che con la morte diventano eguali, messaggio di unificazione e pace per i vivi
Gheddafi che certamente non era proprio un amico dell’occidente coloniale considerava la Turchia mussulmana un pericolo per l’Europa
La Libia oggi più mai è il crocevia del Mediterraneo . L’attacco al regime di Gheddafi voluto fortemente dalla Francia di Sarkosy è stato un errore perchè compiuto senza minimamente pensare a quale soluzione in prospettiva. L’Italia che in quel momento aveva un governo debole non ha saputo tenersi fuori come altri stati europei Adesso però serve intervenire, non come crociati, ma per comporre le varie parti in conflitto, mettere ordine e mantenere una unità del paese. Serve stabilizzare la Libia per controllare i flussi migratori, evitando le tragedie Infatti pare siano pronti a partire secondo le varie fonti 250.000, 500.000,forse 1.000.000 persone. Altro grave atto terroristico è il massacro avvenuto in Tunisia, paese che sembrava tranquillo e che ora ha necessità della nostra solidarietà e assistenza per recuperare equilibrio e fiducia nella propria democrazia
Tutto questo per fermare, coordinare l’immigrazione che ad ondate mette in difficoltà. l’Europa che comunque spende in interventi di primo soccorso 3 milioni al mese . I terroristi, la cui arroganza arriva a sparare per recuperare i barconi, si finanziano con petrodollari di paesi amici, migranti e con sequestri
Una volta il mondo era diviso tra colonialismo Inglese e Francese, poi influenza USA e URSS In un certo senso era più facile orientarsi prima dell’attuale parcellizzazione di potenze emergenti Grave è che l’Europa non sia un grande paese federale ma 28 singoli paesi
e che l’Italia poi che è il primo paese Europeo a fornire militari nelle varie missioni “di pace”, non riesce a far chiarezza e difendere i propri “marò”da anni ormai prigionieri in India..

 

PINO ROSSO

Rispondi