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ATTUALITÀ

Prodotti agricoli invenduti: la proposta di Albenga

In sintonia coi provvedimenti regionali e nazionali, l’Amministrazione Comunale  di Albenga intende rivolgere una particolare attenzione ai settori economici che, a causa del Coronavirus, stanno subendo gravissimi danni..
Di fondamentale importanza,  il comparto agricolo e florovivaistico,  messo a dura prova dagli eventi che stiamo attraversando.
L’Assessore all’agricoltura Silvia Pelosi e il Vicesindaco Alberto Passino, sin da metà del mese di marzo, in piena collaborazione con le associazioni di categoria, gli uffici comunali e gli imprenditori locali hanno cercato soluzioni ed elaborato proposte per supportare il settore.
Oltre alla richiesta di risposte e supporti economici a Regione e Governo, od altri enti a livello nazionaleè stata presa in considerazione la possibilità di trattare il prodotto invenduto non come rifiuto, ma come sotto prodotto. In tale contesto, il Comune di Albenga, tramite gli uffici competenti ha concordato, con la Regione che appunto pochi giorni fa ha deliberato nuove disposizioni in materia, alcune regole fino ad oggi non ben definite riguardo alla possibilità di smaltire l’invenduto su terreni privati (di proprietà o meno) utilizzandolo come ammendante, lavorato direttamente o presso impianti come compost.
Spiegano l’Assessore Pelosi e il Vicesindaco Passino: “Già durante il tavolo verde tenutosi in videoconferenza lo scorso 24 marzo abbiamo proposto la possibilità di considerare l’invenduto un NON rifiuto. In queste settimane era già pervenuto il parere positivo della Provincia, oggi, dopo aver ricevuto il conforto a tal proposito da parte della Regione, possiamo dire che questa possibilità può essere perseguita.
In questo modo, la stesura dell’invenduto o il suo compostaggio viene considerata come una lavorazione agricola e può avvenire sui propri terreni o di terzi.

Naturalmente questa è una prima misura e siamo ancora in fase di confronto con la Regione per riuscire a offrire agli agricoltori ulteriori possibilità che vadano incontro alle loro esigenze – così ancora si esprimono l’Assessore ed il Vicesindaco – Come Comune siamo anche pronti a mettere a disposizione un’area di nostra proprietà dove poter conferire il prodotto invenduto, attivando la procedura di deposito temporaneo, qualora la Regione ci dia delle garanzie circa la sostenibilità del operazione”.

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