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ATTUALITÀCRONACA

Protesta davanti al Comune di Finale: basta barriere architettoniche, città accessibile solo per il 25%

La vicenda della signora Clara Nanfaro, residente nella frazione di Gorra e costretta sulla sedia a rotelle per una malattia genetica degenerativa, aveva già aperto un dibattito sui social network, portando la sua storia all’attenzione di diverse Onlus sparse in tutta Italia.
Ieri, però, Clara ha deciso di passare all’azione con una protesta davanti al Comune di Finale Ligure, nella speranza di risvegliare dal torpore l’amministrazione comunale. E così, inscenando uno show al microfono, la donna ha catturato l’attenzione dei pentastellati finalesi e del consigliere comunale di minoranza Davide Badano, i quali hanno subito chiesto la convocazione della commissione consiliare sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
Tutto nasce dalla richiesta di un posto auto sotto casa mai avvalorata. A detta di molti la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la tempistica, tanto da convincere Clara a scendere in piazza per sensibilizzare cittadini e turisti.
La plateale protesta ha comunque sortito un effetto positivo, la commissione presieduta da Nicola Viassolo si riunirà lunedì 10 luglio, alle ore 21.00 presso il Comune.

Nel mirino il sindaco Ugo Frascherelli, che spiega: “La signora aveva chiesto un parcheggio nominativo: non è stato il sindaco a negarlo, ma l’organo competente, perché non aveva i requisiti medici. E’ stato però realizzato un parcheggio disabili in piazza San Bartolomeo, non nominativo, in cui possono parcheggiare anche altri disabili”.
Presente anche Luca Rembado dell’Onlus RuotaAbile e già a conoscenza delle condizioni di Clara. “Capisco le sue problematiche ed è giusto che lei le esponga ma, ripeto, secondo me ci sono modi diversi per farlo – spiega Rembado – Ci sono delle percentuali di disabilità sotto le quali purtroppo per legge non si ha diritto al parcheggio, e quindi bisogna anche vedere qual era la sua condizione reale la prima volta che ha presentato la domanda. In questo momento sono sicuro che lei avrebbe bisogno del parcheggio davanti a casa”.
In ogni caso resta il grosso problema delle barriere architettoniche.

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