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CULTURA

Rosanna La Spesa, la pregnante trasparenza dell’acqua

la spesaE’ in corso presso il “pozzo Garitta” di Albissola Marina, la mostra “La luna e Samia”, di cui è protagonista l’artista albisolese Rosanna La Spesa. Nata nel 1958, di famiglia in parte veneta, in parte siciliana, ha iniziato come pittrice nel 1974 ma ha trattato, da allora, i generi più disparati:la ceramica, il raku, la vetrofusione, il metallo. Nella presente esposizione sono soprattutto le opere in vetrofusione, in cui l’artista pare essersi specializzata, a tenere la scena.Occorre premettere, in ogni caso, che l’artista ha voluto dedicare la mostra alle “vite di passaggio”, ai migranti, di cui, nel caso, figura simbolica ne è Samia, la ragazza somala che aveva partecipato, diciassettenne, alle Olimpiadi di Pechino e che non poté essere presente a quelle di Londra, nel 2012, perché morì, come purtroppo tanti migranti anonimi, nel tentativo di passaggio del Mediterraneo. La vicenda è raccontata nel romanzo “Non dirmi che hai paura” di Giuseppe Catozzella, finalista al premio Strega. Nel libro vengono descritti gli allenamenti notturni di Samia, alla luce della Luna.Nel contesto della mostra, all’inaugurazione del 3 luglio, è stato tenuto un momento musicale da parte del soprano Maria Catharina Smits e della pianista Federica Scarlino; il giorno 7 ha seguito una conferenza di Maria Teresa Castellana, mentre il 10 luglio l’attore Jacopo Marchisio leggerà brani del romanzo.Pare quindi fondamentale, per l’artista, rivolgere una dedica segnata dall’impegno civile e dalla volontà di riscattare la comune coscienza dall’indifferenza verso gli eventi tragici che avvengono vicino a noi, vicinissimo a noi, e che, dopo la notizia, purtroppo non lasciano che un vago ricordo.Al di là di questo, al di là di tale modo di voler “utilizzare” l’espressione artistica, Rosanna si fa’ notare per la raffinatezza delle sue vetrofusioni, che evocano un mondo trasparente, cristallino, impalpabile ma avvolgente al tempo stesso; un ricordo dell’acqua, del mare, in una commistione di luce, di aria, di cristalli colorati; è sorprendente quale efficacia rappresentativa possiedano certi inserti azzurri, nelle lastre di vetro; è la pregnanza della trasparenza, quando la materia trasparente, nelle sua delicatezza, è così suggestiva ed espressiva. Del resto Rosanna, come scultrice di metallo, lo sa trattare con una tecnica di filigrana e di leggerezza straordinarie; ne sono esempio le due ali di farfalla, presenti all’esposizione ed anch’esse dedicate a Samia, che si tradurrebbe appunto “Farfalla”. Sotto tale profilo, l’opera cui rimandare, per avere una eloquente visione dello stile dell’artista, è la realizzazione di arredo urbano situata nei giardini antistanti il supermercato “Conad” in località Grana, ad Albissola Superiore; una struttura di grande respiro, ma, nei suoi pannelli ondeggianti, trattata con la mano dell’orafo, del foggiatore di gioielli, e, del resto, anche i gioielli hanno fatto parte della produzione di Rosanna!Tra le realizzazioni presenti alla mostra una è particolarmente significativa per il sincretismo fra l’evocazione delle trasparenze acquee con la forza espressiva dell’evento che si vuole rammentare: le “mani d’acqua” , ottenute con vetrofusione e terracotta. Mani espressive, imploranti, dalla gestualità plastica, avvolte nel cristallo della trasparenza acquea. Con tale opera la ricerca estetica ed il messaggio di impegno sono fusi, nel vero senso della parola, adempiendo così gli intendimenti dell’artista.Come ultima considerazione, se volessimo apparentare Rosanna La Spesa con qualche grande maestro del passato, troveremmo forse nei suoi lavori qualche riflesso di Henri Matisse, pur nella differenza dell’ispirazione; il Matisse delle sofisticate trasparenze della cappella del Rosario di Vence, mentre potremmo trovare il Matisse espressivo nella raffigurazione del frantoio che Rosanna La Spesa ha realizzato per la passeggiata di Celle Ligure.

 

Giorgio Siri

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