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ATTUALITÀCULTURA

SAN BARTOLOMEO…FANTASTICO EVENTO VARAZZINO

Si è tenuta ieri sera, 24 agosto, a Varazze, la tradizionale processione del rione del Solaro, nel giorno dedicata alla ricorrenza di San Bartolomeo. Un evento intramontabile in cui devozione , arte, cultura, tradizione, aggregazione, convergono in una occasione speciale, sempre sentita, sempre attuale e sempre vissuta con fervore ed attesa, dallo storico quartiere, dalla città di Varazze e dai paesi vicini.
Sedici portatori, che si danno il cambio con altrettanti o quasi, conducono in processione la Cassa del Santo, per l’itinerario che parte dall’Oratorio di San Bartolomeo e per via Ciarli e via Gavarone giunge in piazza Bovani, per la benedizione, riparte poi per fare tappa, come ieri sera, a San Domenico e rientra all’Oratorio. Eccezionale, con la presenza di oltre venti Crocifissi, la partecipazione delle Confraternite, di Varazze e di altri comuni, sino a Savona ed a Pietra Ligure, includendo Celle, Stella, Albisola. Il Sindaco Bozzano ha partecipato ufficialmente alla manifestazione che, per numero di convenuti e grandiosità della cerimonia, appariva simile alla Processione di Santa Caterina.
Abbiamo incontrato il “mazziere”, ovvero il capo o “timoniere” che, alla fine è stato applaudito con entusiasmo da stadio. Pino Fazio, u “cantune” che, da dieci anni, svolge tale mansione, che viene affidata, in un emozionante momento, dal Priore della Confraternita di San Bartolomeo, con la consegna della “mazzetta”, il martelletto di legno che serve ad impartire gli ordini di alzo e di cammino, e con un abbraccio di fratellanza.
Pino Fazio ci dice di essere stato cristante, sino agli anni 1990 e, sin da bambino, lui, nato e vissuto sempre nel quartiere, coinvolto ed impegnato nelle attività della Confraternita. Ci rivela essere sempre un’emozione la direzione dei movimenti della Cassa e ci attesta della commozione che suscita la “Benedizione al mare ed ai monti”, momento di massimo raccoglimento e coinvolgimento della Processione, che avviene in piazza Bovani, “ciassa du Balun” per i varazzini. La commozione, per Pino è anche personale, perché quando il Sacerdote officiante ricorda i caduti in mare, egli ricorda uno zio, deceduto durante la seconda guerra mondiale, ed un amico, naufragato su di un mercantile.
La Cassa di San Bartolomeo, come già avevamo riportato, è una “macchina” processionale attribuita alla scuola del Maragliano, del peso di oltre quattordici quintali, raffigurante, in modo plastico e drammatico, con la presenza di una decina di personaggi, il martirio di San Bartolomeo secondo l’iconografia tradizionale. Nell’Oratorio è custodita un’altra opera pregevole, il Polittico del 1535 con la Pietà, l’Annunciazione e Santi, di Teramo Piaggio.

Nel momento conviviale successivo, sempre a sottolineare l’occasione di aggregazione sociale, abbiamo potuto conoscere alcuni appartenenti del gruppo di Protezione Civile di Varazze, intitolato ad Antonio Fazio, formato da una trentina di volontari che, con dedizione ed impegno, si dedicano al difficile compito della difesa del suolo e delle persone, nelle più varie concomitanze. Uno di loro gestisce il Rifugio di Pratorotondo, prossimo alla vetta del Beigua.

Abbiamo incontrato un altro personaggio degno di nota, P.F., che ci ha chiesto di mantenere le sole iniziali del nome. Nel 1954, quando Trieste ritornò all’Italia, nei giorni precedenti l’ingresso dell’Esercito Italiano in città, coi Bersaglieri in testa che sfilarono fra l’entusiasmo collettivo, l’artigliere P.F.,era impegnato in una delicatissima e riservatissima missione di osservazione dei movimenti dell’Esercito iugoslavo; coinvolto e ferito di striscio in una delle fasi della missione, ottenne, negli anni successivi, per iniziativa dell’alto ufficiale cui salvò la vita, divenuto generale, una delle massime onorificenze della Repubblica! “Io ero là a difendere la Patria”, ha sottolineato!

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