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CULTURA

San Valentino

di Redazione

La natura, con la metà di febbraio, comincia a dare segni di risveglio e la mitologia ci tramanda, che già nel iv sec a.c. esisteva una festa pagana dedicata al dio Lupercus, festa di fecondità. In quell’occasione si usava mettere in una anfora i nomi di tutti i giovani di ambo i sessi , per poi sorteggiando formare delle coppie che avevano un anno per conoscersi e provare la convivenza. In realtà Papa Gelasio poi la cristianizzò nel 496, dedicandola a Valentino Vescovo di Terni martirizzato ed elevato agli altari (tradizione vuole che esistesse anche un S. Valentino da Genova) San Valentino era di ampie vedute per il tempo, ammetteva il matrimoni anche tra cristiani e non.  San Valentino è festeggiato in tutto il mondo (Europa, Americhe, Oriente), Perugia più tardi, con una abile operazione commerciale, inventò i baci.    Si può controllare un comportamento ma non l’innamoramento; Innamoramento è passione e non si può creare artificialmente, a volte l’egoismo prevale (più prendere che donare) anche se si suole dire “amare vuol dire non dover mai chiedere”. L’ Europa presenta uno scenario difficile, è in crisi ma le feste vanno rispettate celebrando  una festa che non è una festa ma permette ad un ampio numero di persone chiamati “innamorati” di lasciare l’ austerità, la monotonia quotidiana ed aprire una parentesi serena, favolosa. San Valentino consente di fermare l’attimo, sottolineare un rapporto, ricordare cose belle, ritornare con il pensiero al primo giorno. Vi sono persone che intendono confermare e festeggiare il loro amore, dimenticando per un momento i problemi di tutti i giorni e rievocare i momenti belli.

Molte sono le feste artificiali ,commerciali (festa della mamma, del papà, dei nonni) ma aiutano ad evadere dalla noia, ad incentivare l’economia (regali che vanno da fiori, cuoricini, ristorante e candele). L’innamoramento è qualcosa di celestiale ma non concreto.

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