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CRONACA

Savona piange Ester Amato, sopravvissuta ad Auschwitz e colonna dell’Aned

Ieri, è deceduta presso ospedale San Paolo di Savona all’età di 92 anni  Ester Amato, vedova Giannotti. Era sopravvissuta alla deportazione dell’intera comunità ebraica di oltre 2200 persone uomini, donne, bambini  dall’Isola di Rodi nel luglio del 1944 al campo di sterminio di Auschwitz Birkenau con tutta la famiglia materna e paterna. Tutta la comunità viene arrestata il 24 luglio 1944 e  trasferita su delle chiatte utilizzate per trasportare gli animali fino ad Atene dove giungono il 31 luglio. Il treno per Auschwitz parte da Atene 3 agosto e arriva sulla ” judenrampe” ad Auschwitz Birkenau il 16 agosto 1944, tutto il convoglio, con presenti i genitori e alla sorella e al fratello di Ester, viene inviato subito alla camera a gas insieme a duemila persone. Ester Amato viene portata nel settore femminile del campo per diventare “manodopera schiava” con il numero di matricola 24268 e messa a lavorare nelle fabbriche nel produrre materiale bellico insieme ad altre prigioniere greche e francesi. Rimane ad Auschwitz fino alla metà del gennaio 1945. I nazisti organizzano poi la “marcia della morte”: fatti spostare a piedi e in condizioni terribili (senza cibo e acqua, senza poter dormire con il freddo e sotto la minaccia di essere uccisi) , i prigionieri vengono trasferiti verso il centro della Germania. In quella marcia vi era anche Ester, la quale riesce a sopravvivere fino alla liberazione avvenuta ad aprile da parte degli alleati. Dopo la liberazione Ester Amato cerca di ritornare alla vita, si sposa con Enrico Giannotti, comandante del porto di Savona, con il quale cresce quattro figli ( Elena, Davide, Giuseppe e Roberto) proprio a Savona. “Tutto mi riporta al campo, qualunque cosa io faccia , qualunque cosa veda , il mio spirito torna sempre nel campo, dal crematorio non si esce mai”, spesso Amato Ester ha ripetuto questa frase, che era una frase che in tanti ex deportati hanno sempre ripetuto durante gli incontri con i giovani delle scuole. “Ester Amato è stata una “colonna fondamentale” dell’Aned Nazionale e di Savona”, ricorda la presidente Maria Bolla, che continua “Una delle testimoni più importanti della deportazione razziale e femminile nei lager nazisti, non si è mai sottratta al suo dovere di testimone , per ricordare la sua famiglia assassinata e i suoi compagni e compagne di lager, il 27 gennaio 2018 in occasione del Giorno della Memoria , il Prefetto di Savona le ha consegnato la Medaglia d’Onore come sopravvissuta alla Shoah. La nostra Sezione si stringe attorno ai famigliari , agli adorati figli per la scomparsa di una grande donna, di una grande combattente prima e poi madre e moglie”.

Ester Amato, per sua stessa volontà, sarà sepolta nel cimitero dell’Isola di Rodi.

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