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ATTUALITÀ

Savona ricorda i 100 anni dalla fine della Grande Guerra

E’ stato celebrato a Savona, alla presenza delle associazioni cittadine, dei sindaci della provincia, di Sua Eccellenza il Prefetto Antonio Cananà, del neo-presidente della provincia Pierangelo Olivieri e di numerosi cittadini l’anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, avvenuto il 4 novembre 1918.

“Oggi è il giorno delle forze armate ma anche i 100 anni dalla vittoria della Prima Guerra Mondiale che è stata una guerra di popolo”, dichiara il messaggio del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, “e in quell’occasione l’Italia intera fu unita così come le forze armate di questo giovane paese. La guerra coronò il sogno risorgimentale e gli italiani furono veramente uniti per la prima volta combattendo per la patria. In quella circostanza venne rafforzata la vocazione alla pace presente oggi nella nostra Costituzione così come il sacrificio delle nostre forze armate. Il Governo guarda con orgoglio all’operato delle nostre forze armate che avranno sempre il mio sostegno e quello di tutto lo Stato. L’Italia dev’essere fiera della propria storia e bisogna trasmettere a tutti, soprattutto ai giovani, i valori importanti del nostro paese e voglio anche ringraziare le forze armate per il loro lavoro”.

Simile il messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella :”Oggi ricordiamo la vera unità d’Italia ed il ricordo della vittoria delle potenze dell’Intesa contro gli Imperi Centrali. Le battaglie del Piave segnano la risposta degli uomini che vogliono l’Italia unita in quella che per molti è stata, in un certo senso, la Quarta Guerra d’Indipendenza. Il paese ha capovolto le sorti del conflitto e Vittorio Veneto ha segnato l’orgoglio dell’Italia e realizzato il sogno risorgimentale facendo diventare Trento e Trieste italiane. Un pensiero va anche ai civili, in particolare alle donne, che con tenacia ed impegno hanno sopportato pesi importanti per la famiglia sostituendo nella vita di tutti i giorni gli uomini partiti per il fronte. Rendo omaggio presso l’Altare della Patria, il Sacrario di Redipuglia e a Trieste per ricordare tutti coloro che sono morti per la nostra libertà. Le forze armate svolgono un servizio prezioso ed il messaggio di pace di oggi è importante soprattutto per i giovani affinchè le guerre siano sempre evitate. La professionalità delle forze armate è molto importante per tutti noi ed il loro giuramento alla Repubblica non deve mai venire meno”.

“Saluto tutti i presenti e mi sento di dire che la provincia di Savona ha appena passato una settimana molto difficile a causa dell’alluvione”, sottolinea Sua Eccellenza il Prefetto Antonio Cananà, “e molti hanno già iniziato a sistemare le spiagge dimostrando che la ricostruzione è già iniziata. Siamo qui per ricordare i 100 anni della fine della Prima Guerra Mondiale e la memoria collettiva non ci fa dimenticare le battaglie del Grappa, dell’Isonzo, del Piave e di Vittorio Veneto. La guerra ha creato molti morti, feriti ed invalidi e voglio dire che i conflitti portano sempre in sè tragedie, dolore e morte e non sono il sistema delle risoluzioni delle controversie internazionali per le quali occorrono negoziati. I soldati della Grande Guerra erano persone straordinarie così come le loro madri, mogli e sorelle che hanno preso il loro posto nella vita di tutti i giorni. Molti soldati non sapevano nemmeno il motivo per cui andavano al fronte ma hanno capito ben presto che i nemici non avrebbero dovuto oltrepassare il Piave. Questi uomini hanno sacrificato il loro bene più importante, la vita, per la nostra libertà e non dobbiamo dimenticare mai il loro sacrificio così come non dobbiamo mai sottovalutare l’importante lavoro delle nostre forze armate”.

“Saluto e ringrazio tutti i presenti e voglio anch’io ricordare il sacrificio di molti giovani chiamati al fronte per difendere quella che allora era una nazione giovane”, evidenzia il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio, “e quando Massimo D’Azeglio disse “Ora che è stata fatta l’Italia bisogna fare gli italiani” questi giovani hanno dimostrato di essere il fondamento della nostra nazione. Papa Benedetto XV definì la carneficina della Grande Guerra “un’inutile strage” ed io voglio ringraziare tutti questi ragazzi che hanno sacrificato la loro vita per la nostta libertà. L’Italia oggi appartiene all’Unione Europea e proprio in questa istituzione Stati con storia e tradizioni diverse garantiscono la pace che non bisogna mai dare per scontata. Il 4 novembre serve anche per poter riflettere sui diritti e doveri presenti nella nostra Costituzione ed il nostro principale dovere è condannare le violenze. I principi costituzionali devono essere trasmessi ai giovani con coerenza e in questo le scuole svolgono un ruolo importante ma non bisogna ripetere gli stessi errori del passato. I valori dell’antifascismo sono presenti in tutti noi ma gli slogan contro le istituzioni non sono condivisibili perchè il rispetto delle istituzioni è inderogabile”.

“Sono qui pochi giorni dopo il mio insediamento come Presidente della Provincia di Savona e per me questa è un’occasione importante per salutare tutti i presenti. In questo giorno vengono trasmessi valori importanti come memoria, speranza, unità, orgoglio e gioia. Il 4 novembre di quest’anno è diverso da tutti gli altri perchè ricorrono i 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale che ebbe inizio a causa delle tensioni tra le diverse potenze nel 1914 con l’ingresso dell’Italia l’anno successivo. L’armisitizio venne firmato il 3 novembre 1918 e la situazione mondiale attuale deve farci riflettere perchè abbiamo il dovere di ricordare affinchè orrori simili non si ripetano perchè la guerra non è mai la soluzione giusta. La fine della Prima Guerra Mondiale portò finalmente l’unità nazionale e le trincee fecero incontrare per la prima volta italiani provenienti da tutto il paese. Ora vi è purtroppo una crisi d’identità nazionale e la pace va garantita con il rispetto delle libertà e l’indipendenza di tutti i popoli e difesa tutti i giorni. Io sono sindaco di Calizzano e voglio fare qualcosa per la nostra comunità e spesso tra i sindaci nascono importanti amicizie. In Italia vi sono circa 8000 comuni di cui il 70% piccoli con meno di 5000 abitanti e la nostra provincia, su 69 comuni, ne ha ben 53 classificati come piccoli. Il 12 novembre ricorrono 15 anni dalla strage di Nassiriya nella quale sono morti 19 italiani e proporrò, in occasione del primo consiglio provinciale, l’intitolazione della sala conferenze presente a piano terra del Palazzo della Provincia, a questi nostri eroi”, conclude il neo-presidente della provincia di Savona Pierangelo Olivieri.

 

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