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ATTUALITÀ

Savona, spiagge libere: c’è il problema della sorveglianza

Il vanto della bandiera blu non basta: entro fine mese i bagnini anche nelle spiagge libere

Sono tredici gli arenili dal Priamar a Zinola, tutti preda dei turisti già da qualche fine settimana, tutti di notevoli dimensioni, basti pensare al litorale di Via Nizza.
Diversamente da quanto accade per gli stabilimenti, la stagione balneare per le spiagge libere cittadine inizierà ufficialmente a fine mese e mentre ATA sta provvedendo a riordinare le spiagge, i bagni chimici e le docce non sono ancora pronti, per non parlare dei detriti legnosi e delle velelle.
L’obbligatorietà del bagnino è limitata agli stabilimenti balneari, è vero, ma per una questione di sicurezza “il bagnino è richiesto obbligatoriamente per gli stabilimenti balneari, senza di loro non è garantita la sicurezza per i bagnanti – spiega Enrico Schiappapietra, presidente regionale dei Bagni marini liguri – noi saremmo disposti a collaborare con il Comune di Savona, per trovare una soluzione per la presenza di un bagnino anche nelle spiagge libere”.

Un problema che, se risolto nei tempi, darebbe lustro a una città che possiede un tesoro e che spesso se ne dimentica.

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