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Sotto l’ombra Del chinotto (Extra) – Ancora una volta è mancato il colpo del knockout

Confessando la mia passione per il pugilato, ricorro alla “noble art” per parafrasare lo svolgimento della sentitissima gara odierna tra i padroni di casa del Savona Calcio e la temuta corazzata bluceleste Lecco del vincente coach Gaburro (l’anno scorso finito primo alla guida del Gozzano), candidata favorita numero uno per la vittoria finale del campionato di serie D girone A. Il big match, originariamente in programma per domenica 28 ottobre prima del rinvio forzoso causato dall’allerta meteo arancione, ha via via assunto un significato di notevole importanza per poter valutare le reali possibilità del club diretto dal tandem Cavaliere – Canepa. Per una giornata (anche se infrasettimanale) si è riassaporato allo stadio Bacigalupo il sapore del professionismo. Grazie al bel tempo, alla discreta presenza di pubblico condita da tanti tecnici e dirigenti interessati all’evento, all’arrivo (seppur in ritardo) dei sostenitori lombardi, pareva di essere tornati in Lega Pro. Peccato che lo spettacolo offerto dalle contendenti non sia stato all’altezza delle aspettative e di questo sono i biancoblù a doversene rammaricare principalmente. Infatti ad Savona che ha ben approcciato all’incontro, passando in vantaggio con una stupenda rete di Piacentini e contenendo a lunghi tratti il tentativo di parigliare degli ospiti, ha fatto da sparring una compagine ben lontana dalla nomea di “schiacciasassi” conquistatasi in precedenza, che ha capitalizzato al massimo un’incornata del centravanti Capogna (che nel primo tempo aveva gettato alle ortiche una occasione d’oro all’interno dell’area piccola) ha raccolto un preciso traversone dalla destra di Lisai superando l’incolpevole Fiory, autore di una buona prova. Per questo parlo di mancato ko. Era avvenuto con la Sanremese ed oggi si è riproposto il tema. Se vuoi aspirare in alto devi giocoforza affermarti. Perchè altrimenti basta il solito golletto (per un momento avevamo pensato di essere riusciti ad esorcizzare la scellerata tendenza) a ridimensionarti e soprattutto devi saper dimostrare più cattiveria (calcisticamente parlando). E’ un gran peccato non aver vinto. Lo meritavano i ragazzi di Grandoni, lo meritavano gli ultras, lo meritava la città in questa sfida tra capoluoghi di provincia. Le distanze dalla neo accoppiata di testa restano così invariate e a – 9 non c’è certo da festeggiare. Specie se si considera che domenica arriverà la Lavagnese dell’ex Luca Tabbiani l’unica ad aver messo la museruola al Lecco prima degli striscioni e pertanto bisognerà recuperare in fretta energie fisiche e mentali. Note positive : bene Fenati in copertura e contrasto; ottimo Aretuso subentrato con cipiglio e gamba giusta; tenace e pronto a lottare si ogni palla l’atteggiamento corale del gruppo.Note negative : ennesimo pareggio interno. Il girone di ritorno rischia di compromettere maggiormente la difesa del terzo posto.

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