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Sotto l’ombra Del chinotto – Fare di necessità virtù

La Lucchese, non senza un minimo di fortuna (indispensabile nel gioco del calcio) ha superato l’esame  Savona e si è ripresa grazie al concomitante pari interno del Prato con il Bra (rete del 2 a 2 conclusivo siglata al 94° dal capocannoniere del torneo Casolla, giocatore di altra categoria) il primo posto in classifica. Non può certamente qualificarsi come il frutto di un puro caso questa sofferta vittoria se (quelli come me lo fanno sempre) si ricorre alla statistica a supporto delle opinioni , legittime, ma pur sempre mere opinioni. Dei 45 punti conquistati dai rossoneri ben 23 sono stati acquisiti in trasferta e questo la dice lunga sia sulla bontà del modulo scelto sia sulla qualità del gruppo ed infine sul supporto morale sostanzioso e motivante offerto dalla sua colorita tifoseria. Se porti via i tre punti da Prato, Caronno e Sanremo, non c’è dunque da stupirsi se anche al Bacigalupo ridotta in dieci uomini dal 41° del primo tempo  (Benassi rifila un colpo proibito a Siani prendendo il cartellino rosso diretto) e subendo ben due rigori contro (peraltro entrambi cristallini, specifichiamo subito) è riuscita nell’ennesima impresa. Le tre mezze punte schierate da Monaco alle spalle di Iadaresta, la dicono lunga in quanto ad atteggiamento. Certo sulla gara tesa e tiratissima hanno avuto incidenza gli episodi. Miglior sorte potevano avere i De Paola boys alla mezz’ora, quando Meucci ha respinto corto un cross dalla destra e Venneri ha concluso a botta sicura dal limite, sfiorando il palo difeso da Coletta. Così come decisivo è stato l’inserimento, al posto di un Remorini a rischio espulsione dopo un paio di interventi piuttosto off limits, dell’attaccante africano Bitep autore della seconda rete : un vero regalo da parte della difesa savonese viziato tra l’altro da una evidente spinta non vista. Più fortuna poteva avere infine il primo rigore con Disabato che ha calciato contro la traversa la palla ( a portiere spiazzato) che a venti dalla fine poteva riaprire il match. Della partita, che ai mille spettatori presenti ha fatto riassaporare l’atmosfera dei bei tempi passati, oltre alla consueta buona prestazione, rimane da ricordare al 41°della seconda frazione la discesa in campo del giovanissimo Rikard Kacellari (2003) alla prima presenza in Serie D, entrato al posto di Dinane : un altra gemma della fornita collezione del vivaio. E’ stato veramente emozionante sentire i supporter locali cantare a squarciagola fino all’ultimo per sostenere i loro beniamini dimenticando per un attimo  le vicende che affliggono a livello societario. Purtroppo la sconfitta (la seconda del girone di ritorno) ha fatto discendere il Savona al settimo posto in coabitazione con il Chieri e con la Sanremese che oltre a continuare a sprofondare a livello di graduatoria pare anch’essa ufficialmente entrata a far parte del lotto dei club che versano in cattive acque al punto di aver informato di essere stata messa in vendita al miglior offerente.

A Bra (pullman già organizzato dai fedelissimi tifosi) come già avvenuto due settimane fa a Lavagna il Vecchio Delfino incrocerà una pattuglia agguerrita e gasata dal blitz in Toscana. Sembra destino ma il calendario fa sì che da un po’ di tempo si ci debba scornare con le compagini più in forma. Pazienza, del resto ci si è abituati a fare di necessità virtù.

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