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Sotto l’ombra Del chinotto – Gutta cavat lapidem

Scomodo la nota locuzione latina di Ovidio per introdurre l’undicesima di campionato di serie D e per descrivere la prestazione del Savona reduce dal buon pareggio a reti bianche di Casale. Letteralmente ha il significato di “la goccia scava la pietra, in senso figurato però significa che con perseveranza e con ferrea volontà, anche facendo piccoli passi, si possono conseguire obiettivi che altrimenti sarebbero da considerarsi impossibili da raggiungere. La domenica che si prospettava per i biancoblù pareva non nascesse sotto i migliori auspici. Dal punto di vista emozionale l’ambiente era ancora visibilmente scosso dalla scomparsa del giocatore simbolo Valentino Persenda, il capitano/bandiera che resterà per sempre nel cuore di tutti noi. Ci ha pensato suo figlio Fabrizio, con un gesto d’altri tempi a farlo rivivere nel nostro immaginario presenziando alla partita, la prima del dopo “Roccia” (il lutto al braccio dei savonesi si è unito a quello celebrato per i tre vigili del fuoco tragicamente rimasti sepolti nell’esplosione di Quargnento). Dal punto di vista dell’impatto mediatico quella con i nerostellati è una rivalità storica mai assopita e che in questa circostanza per ovvie questioni di classifica (stiamo parlando della prima della classe contro la sest’ultima) vedeva gli uomini di Buglio favoriti. Dal punto di vista societario l’assenza infrasettimanale del patron e del Dg non faceva ben sperare (fortunatamente la proprietà ha poi pensato in extremis di essere presente e vicina ai ragazzi nella persona di Carlo Sergi ). A questo si aggiungevano parecchie defezioni nella rosa che determinavano non pochi problemi nell’allestimento di una formazione competitiva. Il punto preso sull’ostico Natale Palli (con la difesa per la seconda consecutiva imbattuta) ha il valore di quella “goccia” che scava la pietra nonostante le avversità e le difficoltà. Fare punti in queste condizioni non è facile e di questo bisogna dar atto al lavoro sottotraccia di mister De Paola, uno spirito temerario abituato a navigare in mari agitati.In attesa di conoscere come evolverà il quadro (la Sana Sport & Management prima o poi dovrà sciogliere le mille riserve che la circondano) e se vi saranno di conseguenza quelle indispensabili novità di mercato più e più volte reclamate dallo scrivente e dalla piazza (ricordo l’imminenza della riapertura delle liste di trasferimento) archiviamo questo punto d’oro che seppur continua a lasciare gli striscioni in zona play out a quota 12 rappresenta un buon viatico in vista di domenica 17 novembre(prossimo turno) quando alle ore 14,30 al Chittolina sarà di scena  il Ghivizzano Borgoamozzano, attualmente decimo a 15. e in netta flessione. Sarebbe un’occasione da sfruttare vista la mediocrità ed il livellamento del girone, anche se non sarà facile perchè nonostante la squadra riesca spesso ad esercitare un certo predominio a centrocampo in fase di costruzione manca la pedina che finalizzi. Con buona pace dei loro estimatori e/o procuratori i vari Vita, Shekiladze, Amabile nonchè l’uomo della provvidenza Siani non sono certo prime punte di livello nè bomber da doppia cifra. Che si debba lottare per i play a scendere o (ce lo auguriamo) a salire il problema gol, è il vero problema.

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