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Speranze concrete per Mondomarine

Spiraglio di speranza per salvare la Mondomarine, ma il percorso per arrivare al traguardo non sarà facile . Poco prima della mezzanotte di mercoledì 6 dicembre scorso, la scadenza prevista per la consegna del piano concordatario, Mondomarine ha inviato al tribunale fallimentare l’atto vincolante dell’affitto del ramo d’azienda, della durata di sei mesi, firmato da Palumbo Shipping Group di Napoli, insieme con una documentazione dettagliata. L’obiettivo è di attuare una liquidazione giudiziale, possibile in caso di offerte vincolanti da parte di acquirenti di rami d’azienda e con un impegno dell’azionista di riferimento di provvedere alle  risorse che permettano la continuità dell’attività d’impresa.

L’impegno vincolante di Palumbo è fondamentale per il rinnovo della concessione demaniale per i prossimi quattro anni; l’azionista di riferimento di Mondomarine, si impegnerebbe invece a coprire i costi pregressi della concessione, relativi al 2017, e per i due anni successivi, per un importo che si stima intorno ai 600.000 euro. Sarà necessario, prossimamente,  avviare l’iter di legge. Il tribunale dovrà esaminare la documentazione relativa alla concessione, all’offerta di Palumbo e tutte le problematiche collegate, nel contempo dovrà essere stipulato un accordo sindacale relativo al mantenimento dei posti di lavoro. Spetterà al giudice fallimentare, che nominerà i curatori, valutare tutti gli aspetti dell’operazione per stabilire se dal punto di vista aziendale potrà essere concreta la capacità di proseguire l’attività ed esaminare eventuali offerte, più vantaggiose rispetto a quelle di Palumbo, e aggiudicare i cantieri. Con l’affitto del ramo d’azienda, Palumbo Yatching Group sarebbe intenzionata ad assumere nove dipendenti per i sei mesi di affitto, per riassorbire poi, in un secondo momento, gli altri 52. Attualmente i lavoratori sono in cassa integrazione ordinaria fino al 22 dicembre e sarà necessario reperire altri ammortizzatori sociali per garantire loro un salario sino al riavvio dei cantieri.

I sindacati hanno già posto, come minime condizioni, che: “Mondomarine dovrà pagare gli arretrati 2017 e il 2018 sui canoni di concessione per fare in modo che possano agire da subito -come spiegato da Franco Paparusso di Uil Trasporti -Bisogna fare anche un accordo sindacale con Palumbo, subito per capire quanti lavoratori riprende e poi con una clausola sociale che prevede, se i sei mesi andranno bene e subentreranno ufficialmente, che i lavoratori di mondomarine vengano riassorbiti tutti”.
L’occupazione dell’azienda rimane, intanto, permanente.

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