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Spostamento del mercato: il Comune di Savona la spunta al Tar

savona palazzo comune

ll Comune di Savona si è infine visto dare ragione, davanti al Tribunale Amministrativo Regionale, nel ricorso presentato da un commerciante del mercato settimanale che chiedeva, nell’ambito della prossima nuova sistemazione delle bancarelle, gli fosse assegnato uno spazio nel settore “prodotti non alimentari” anziché nel settore “fiori”. La controversia opponeva agli uffici comunali l’impresa Fiori Pietro & Figli, che, nel giugno dello scorso anno, in vista dello spostamento del mercato, era stata inserita nella graduatoria dei banchi per il commercio ambulante di fiori e piante. Contro la decisione del Comune la ditta aveva presentato un ricorso al Tar, chiedendo non solo l’annullamento degli atti relativi all’assegnazione degli spazi,  ma anche delle delibere di approvazione, da parte del Consiglio comunale, della ricollocazione del mercato settimanale del lunedì dall’attuale sede di piazza del Popolo alla nuova sede compresa tra via Sormano, via Montesisto, piazza del Popolo, via Monti, via Brusco, Via Rella, via Astengo, via Guidobono, via Verzellino, via Paleocapa e via Manzoni.

Nel merito, con il ricorso, si sosteneva che la collocazione nella graduatoria “fiori” sarebbe erronea:  mancherebbe il presupposto, ovvero la specialistica attività di vendita di fiori. La vendita di fiori recisi e piante ornamentali rappresenterebbe, secondo la ditta ricorrente, un aspetto marginale dell’attività, incentrata invece sulla vendita di prodotti e piante per l’agricoltura e per il giardinaggio: non trattandosi di “fiorista” in senso stretto, l’amministrazione avrebbe dovuto inserirla nella graduatoria dei commercianti di prodotti non alimentari.

Tesi tuttavia non accolta dai giudici del Tar, tenuto conto di quanto certificato dalla visura camerale, a norma della quale la ditta esercita l’attività di commercio su aree pubbliche di sementi e piante e, inoltre, esercita la vendita al dettaglio di  fiori e piante nel corso dei mercati di Savona e Loano. “Risulta corretto, pertanto, l’inserimento nell’ambito della graduatoria del settore fiori – osservano i giudici della prima sezione del Tar Liguria -. La soluzione contraria invocata dalla ricorrente, d’altronde, non pare conforme a canoni di congruità, poiché le tipologie di merci che essa pone in vendita sul mercato (fiori, piante, prodotti per l’agricoltura e il giardinaggio) costituirebbero una presenza distonica nel panorama degli altri prodotti non alimentari (abbigliamento, calzature, complementi di arredo, casalinghi, ecc.)”.

Respinta anche l’ipotesi di illegittimità degli atti con i quali era stato deliberato lo spostamento del mercato settimanale perché sarebbe mancato il “doveroso confronto” con le associazioni di categoria. Il confronto era in effetti avvenuto durante un incontro pubblico nel dicembre 2016. Di qui la decisione dei giudici amministrativi: ricorso infondato e respinto, spese giudiziarie a carico del ricorrente che dovrà versare al Comune di Savona duemila euro.

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