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ATTUALITÀ

Storia del Giubileo, tra fede e paura

di Pino Rosso

Da sempre la paura di non arrivare al premio eterno è  forte. Il Giubileo vuol dire anche riacquistare la dignità battesimale, alleggerirsi del peso del peccato , per aspirare all’eternità, un diritto di accesso al Paradiso.

Nel 1300 regnava il terrore,  Papa Bonifacio VIII, (criticato da Dante)  indisse il Giubileo a Roma, città ricca di reliquie quali la Veronica e i resti dei Santi Pietro e Paolo, con l’intenzione di farla divenire capitale sacra d’Europa.

La Porta Santa invece fu inventata da Papa Alessandro VI Borgia che rispolverò una leggenda: pare esistesse in S.Pietro una passaggio attraverso il quale era facile accedere al Paradiso in particolari occasioni con indulgenze speciali.

Da una indagine statistica emerge che la partecipazione ai Giubilei fosse prevalentemente maschile,  le donne erano  assorbite da impegni familiari e quindi non potevano permettersi lunghi viaggi; la partecipazione femminile migliorerà con la velocizzazione dei trasporti.

Il Giubileo del 2000 ha avuto una partecipazione grandiosa, mentre quest’anno all’apertura della Porta Santa i giornali romani, delusi dalla scarsa presenza di pellegrini all’apertura (pare fossero presenti solo 50.000 persone) obiettavano: si è persa la fiducia nel condono dei peccati oppure è stata la paura. Ad alcuni pellegrini presenti è sembrato di buon auspicio l’apparizione di un raggio di sole il giorno 8 dicembre, all’apertura della Porta Santa ed hanno replicato “Il Signore vede e provvede, stenderà la Sua mano per proteggere lo svolgersi dell’Anno Santo”.

Forse la paura di atti terroristici può aver inciso nella scarsa affluenza, ma certamente una importante innovazione l’ha apportata papa Francesco cambiando le regole in occasione dell’anno Santo: con la porta Santa della Misericordia in ogni città non è più necessario fare grandi viaggi e si è sottolineata l’importanza della ricerca di una conversione in terra per meritare poi il premio in Paradiso: perdonando e facendosi perdonare.

 

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