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ATTUALITÀ

Storico incontro a Lodisio tra Monsignor Vittorio Lupi e Monsignor Piergiorgio Micchiardi

di Renato Italo de Feo

Monsignor Vittorio Lupi, che da poco ha terminato il suo servizio come Vescovo della Diocesi di Savona-Noli, ha partecipato a una cerimonia a Lodisio, frazione di Piana Crixia, durante la quale è stata scoperta una targa marmorea a perenne ricordo della titolarietà spettante del titolo di “Principe” al Vescovo della Diocesi di Savona-Noli. Tale targa, voluta dalla Confraternita dei S. S. Agostino e Monica di Savona su proposta del Priore Renato Italo de Feo, si trova  sul lato sinistro della chiesetta del piccolo paese valbormidese.

Lo storico Aldo Dogliotti nel libro “Il principato di Lodisio” tra l’altro così scrive: “La storia partirebbe dal lontano 4 maggio 999 ma noi ci limiteremo a riportare i fatti documentati negli Archivi Vaticani sotto il Pontificato di Sisto IV ove i Vescovi savonesi diventano “Signori Supremi di Lodisio”.

Il 13 novembre 1500 il pontefice Alessandro VI univa alla mensa Vescovile di Savona l’Abbazia di S. Quintino di Spigno con relative pertinenze, ivi compreso Loesio (Lodisio) ; si creava così un piccolo “stato” indipendente, zona franca e con diritto di asilo. Il Vescovo di Savona, Signore supremo di Lodisio, risiedeva a Savona e, nel periodo estivo, nell’Abbazia di S. Quintino a Spigno.

Il 13 maggio 1784 il conte Perrone, Ministro della Reale corte di Torino, scrive una lettera al Vescovo di Savona Mons. Domenico Gentile con la quale gli comunica che il Sovrano lo invita a raggiungere un accordo per il passaggio di Lodisio al Regno di Sardegna. Mons. Gentile propone di cedere la Supremazia con alcune richieste, tra le quali che ai Vescovi di Savona competa perpetuamente il titolo di Principe di Lodisio senza obbligo di ottenere né di richiedere l’investitura dalla corte di Torino.

Il 18 settembre 1784 con decreto Pontificio il Papa approva la convenzione che verrà ratificata dal Re Vittorio Amedeo il 17 dicembre dello stesso anno. La storia è storia e va vista e vissuta come tale, ravvivandola anche con cerimonie semplici, ma significative.

Oggi Lodisio ha un solo abitante residente stabilmente, ma questo non ha impedito al sindaco del comune di Piana Crixia, Roberto Bracco, di presenziare alla scopertura della lapide. L’accoglienza festosa di un gruppo di persone con antenati lodisiani, le parole di benvenuto del parroco, don Natale Polegato, e il simposio seguitone hanno fatto sì che il 17 ottobre 2016 diventasse un giorno storico.

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