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Treni affollati: Ferrovie masochiste

Risulta che, ieri primo maggio, il regionale veloce 1689 Albenga – Milano, fosse straripante di passeggeri che viaggiavano in codizioni che definire di disagio, apparirebbe un eufemismo. Gente seduta anche per terra, porte di accesso non funzionanti, persone in piedi accalcate come “acciughe salate”! Le Ferrovie, di cui non si può disconoscere l’impegno ed i miglioramenti, per la ristrutturazione delle stazioni, per i progetti in corso di rinnovo della flotta dei treni, ed il Liguria, fra qualche anno, potremo viaggiare su convogli nuovissimi e moderni, non perdono occasione per prestare il fianco alle critiche e farsi detestare dagli utenti, che a volte, siamo sinceri, non aspettano altro!. Nei giorni scorsi l’improvvisazione nell’affrontare l’interruzione della Savona – Torino; in fin dei conti per un solo giorno ma proprio quando il movimento di passeggeri era maggiore, a causa del “ponte” che ha favorito le partenze. L’affollamento dei treni è ancora più ingiustificabile: di esso si lamentano costantemente i pendolari della Savona  – Genova, ad esempio, per talune corse durante le ore di punta e, come nel caso di ieri, quando sono in corso rientri dopo giorni di brevi vacanze, ritornare alle città di provenienza è, se non un incubo, un’esperienza da dimenticare. Non ci si stupisce abbastanza di come Trenitalia non sia in grado di mettere a disposizione qualche treno in più per i periodi od i momenti di maggior affluenza di passeggeri. Viene da dire “ci vorrebbe tanto poco!” ed è un supporre un po’ semplicistico, indubbiamente, perchè organizzare treni straordinari ed inseririli nella circolazione di linee trafficate non sarà così facile ma non sarà neppure impossibile perchè, di quando in quando, la messa in servizio di convogli di supporto avviene! Comunque se le Ferrovie vogliono farsi un cattivo nome e, anzichè attirare passeggeri e perciò ricavi, dissuadere il pubblico dal servirsi del treno, continuino pure così!

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