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ATTUALITÀ

Treni: malcontento senza tregua

Leggo, sulle nostre stesse colonne, un comunicato delle associazioni di pendolari che sembra bocciare anche gli elettrotreni “jazz”, nonostante i convogli siano dotati di elevati livelli di comfort. Così si legge nel comunicato delle associazioni, già dal nostro giornale diffuso:

“Per la festa si sono come al solito sprecate le dichiarazioni entusiastiche da parte di Regione e Trenitalia. Peccato che nessuno abbia chiesto a Comitati ed Associazioni se questo nuovo modello di materiale era idoneo al servizio in Liguria e confacente alla necessità dei viaggiatori, che dovranno poi convivere tutti i giorni con questi treni, al contrario dei politici presenti alla consegna. Se fosse stato chiesto a comitati ed associazioni cosa ne pensavano, gli sarebbe stato risposto che questi treni non sono particolarmente idonei al servizio in Liguria, in quanto hanno una capienza limitatissima, poco più di 300 posti contro i 600 di un Vivalto e i 5/600 dei convogli più anziani che questi nuovi treni Jazz andranno a sostituire.
Ovvero la Regione Liguria sta pianificando un futuro di viaggi ancora più scomodi con treni sottodimensionati rispetto alle necessità dei pendolari. La dimostrazione è infatti che Trenitalia ha già fatto circolare questi treni sulla Genova-Acqui Terme e sulla Genova- Ventimiglia in orario di minor afflusso, perché se fosse stato fatto girare in orario di maggior frequentazione non vi sarebbe stato per l’utenza nemmeno il posto in piedi!”
Cito ancora, sempre traendo dalle nostre colonne, un estratto del pezzo dallo scrivente pubblicato il 15 giugno scorso: “L’elettrotreno -Jazz – è lungo da m. 67,55 a m. 82,2 , secondo le due versioni del convoglio, a quattro o a cinque “casse”, largo 2,9 metri ed è in grado di viaggiare a una velocità massima di 160 km orari. Progettato secondo gli standard di comfort, sicurezza e accessibilità più innovativi è al pari dei migliori convogli europei dello stesso tipo e conta da 202 a 309 posti a sedere, sempre in ragione della lunghezza del treno, più due posti per disabili con impedimenti motorii, 14 strapuntini e 3 portabici.”
Cito ancora, da “Wikipedia” – ormai punto di riferimento per tutte le eventualità, non infallibile comunque – le caratteristiche di trasporto dei convogli “Vivalto”, come vengono riferite, per vettura: 2ª classe: 126 posti a sedere; 1ª classe: 90; vettura semipilota: 88 + 2 spazi disabile.
Sempre su “Wikipedia”, così vengono specificate le possibilità di trasporto dei treni “jazz”, nelle tre dimensioni di convoglio, ETR 324, ETR 425, ETR 526, con le quali l’elettrotreno viaggia: ETR 324:  347 posti totali, di cui:202 posti a sedere;145 in piedi; ETR 425: 471 posti totali, di cui:309 posti a sedere;162 in piedi; ETR 526:511 posti totali, di cui:302 posti a sedere, 209 in piedi. Non tanto differente, se considerata una singola vettura, dalle capacità di “Vivalto” no?
Con tutto il rispetto per le associazioni dei pendolari, che hanno ragione a richiedere il massimo del comfort durante i viaggi, si pensa, senza un attimo di esitazione, prima alle lamentele o, per dirla più nostrana, al “mugugno”, senza ripensarci un minuto, che a verificare se ciò per cui ci si lamenta, a priori, sia attendibile o meno; pur di lamentarsi, pur di trovare sempre a ridire, pur di diffondere malcontento e insoddisfazione, anche quando non sarebbe francamente il caso e poi, come si sa, altri treni, “Pop” e “Rock”, sono in programma, pur se con un po’ di anni per l’entrata in servizio, e di posti ce ne saranno a sufficienza, ma si cercherà sempre ogni appiglio, oltre a quelli giustificati, per lamentarsi!

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