Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

ATTUALITÀ

UNA GIORNATA CON I “CAVALIERI”

di Giorgio Siri

Domenica 8 gennaio a Genova, presso il Ristorante- Pizzeria “Fuorigrotta”, in un clima di convivialità, si è tenuta l’assemblea costitutiva della Sezione Territoriale “A.N.C.R.I.” di Genova.

L'”Associazione Nazionale dei Cavalieri dell’ordine al merito della Repubblica Italiana” ha così il suo gruppo genovese. Organizzatore della sua creazione è Orazio Messina, da cui apprendiamo che l’Associazione è abbastanza recente: “E’ stata costituita il 6 maggio 2014 – ci dice – per iniziativa di uno dei cavalieri insigniti, Tommaso Bove, già ispettore della Polizia di Stato. Pochi giorni dopo mi convocò per chiedermi di costituire l’A.N.C.R.I. Liguria, invitandomi ad assumerne la carica di Delegato Regionale. Io accettai alla condizione che l’Associazione fosse costituita esclusivamente da appartenenti insigniti dell’O.M.R.I ovvero l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, a differenza di altri Raggruppamenti, come l’A.N.I.O.C. ad esempio, che raccoglie anche ordini cavallereschi…”

Orazio Messina, che abbiamo avvicinato in un amichevole spirito di grande confidenza, è una personalità d’eccezione: cavaliere della vita, nel vero senso della parola, prima che Cavaliere della Repubblica. Nato a Valle d’Olmo, in provincia di Palermo, il 22 luglio 1952, entrato giovanissimo, nel 1971, nell’Arma dei Carabinieri, è stato Comandante di Stazione dei Carabinieri a Sampierdarena. Ha partecipato, da maggio a dicembre 2006, alle due missioni in Iraq volute dal Governo Italiano e che ebbero nome “Antica Babilonia 9” e “Antica Babilonia 10; nella prima era al comando del “Plotone info-investigativo”, durante la seconda missione del “Plotone di Polizia Militare”.

“Ero presente fra gli ultimi cinque carabinieri quando il Ministro Parisi giunse per l’ammaina-bandiera – ci riferisce Orazio –  poichè il Governo decise il termine della missione. Per me è stata un’esperienza fondamentale, che mi ha consentito di arricchire molto il mio bagaglio professionale. Sono partito volontario, per quelle rischiose missioni, non solo per il vantaggio economico che ne derivava, non solo per ciò che si affermava, ovvero di -portare la democrazia in Iraq- ma soprattutto con una vera coscienza di poter offrire a quelle popolazioni un po’ di benessere e cercare di alleviare le difficoltà e le sofferenze  di quella povera gente; è il bene reale, che posso attestare, si è loro fatto, che mi ha lasciato il migliore ricordo di quelle missioni”.

Orazio ci racconta che la popolazione irachena rimase male dopo la partenza dei soldati italiani, cui era affezionata: “Abbiamo impartito un notevole insegnamento professionale ai comandanti della Polizia Irachena – ci dice Orazio – e posso attestare il senso di umanità e di disponibilità che contraddistigue il militare italiano.  E poi nessuna forza militare al mondo riveste la qualifica di soldato e di agente di polizia insieme, come noi Carabinieri.”

Dopo quell’esperienza così impegnativa Orazio si è congedato: “Ho lasciato il posto ai più giovani” ci dice. Ma, dalla persona superattiva che è, ha avuto numerosi altri impegni: è stato vice-Presidente regionale della Protezione Civile  dei Carabinieri; è presidente dell’Associazione dei Carbinieri di Sampierdarena, presso la quale ha dato vita ad un gruppo di volontariato sezionale che, a seguito di una convenzione col Comune di Genova del 2011, è incaricato della custodia del Parco di Villa Scassi. “Ho organizzato, in seno al gruppo, delle squadrette di tecnici – precisa Orazio – per eseguire nel parco anche piccoli lavori di manutenzione”.

Naturalmente cura la normale attività sociale, dell’Associazione Carabinieri, di cui ultima impegno è stato un regalino, per l’Epifania, ai bimbi degli Associati.

Padre di due figli, uno dottore in biotecnologia, responsabile di laboratorio a Losanna, l’altro laurendo in Scienze infermieristiche, Orazio è stato anche collaboratore e redattore del “Gazzettino Sampierdarenese”.

Cavaliere al Merito delle Repubblica per molteplici benemerenze, Orazio ci spiega il significato dell’A.N.C.R.I.: “Si viene insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica per meriti sportivi, artistici, culturali, di volontariato, di solidarietà; l’A.N.C.R.I. ha come motto la massima in latino: –Parati sumus iterare- ovvero -Siamo pronti a ripetere-; a ripetere le azioni che ci hanno consentito di ottenere il riconoscimento e pertanto a continuare su quella strada, senza lasciare l’onorificenza nel cassetto. Numerose sono le iniziative dell’A.N.C.R.I. – specifica Orazio –  dalle cene di beneficenza agli eventi culturali; vale innanzi tutto la rettitudine morale, che è la base di tutto, e poi azioni concrete di solidarietà”. In ciò Orazio da veramente l’esempio: è autore di un volume di poesie e aforismi, dal simpatico titolo: “Or.Me della vita” Poesie…e pensieri sparsi. Il ricavato della vendita del libro andrà a consegnarlo personalmente al Sindaco di uno dei Comuni colpiti dal terremoto dell’Italia Centrale.

Orazio Messina ha concluso anche la missione di formare la Sezione A.N.C.R.I. di Genova, con ottanta inscritti, di cui metà in Provincia.

Ci chiede, e ben volentieri lo facciamo, di evidenziare i suoi contatti, per chiedere, agli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica,  di Savona, di iscriversi all’Associazione:

Orazio Messina: presidente.liguria@ancri.it; telefono cellulare: 331 9032194 o 329 3712939

Rispondi