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CULTURA

12 ottobre: Savona ricorda Cristoforo Colombo

L’Associazione culturale Cristoforo Colombo – Savona, in occasione del 528° anniversario della Scoperta dell’America, terrà una conferenza per celebrare il nostro concittadino Cristoforo Colombo. Lunedì 12 ottobre 2020, alle ore 18,00 nella sala della Stella Maris, presso la chiesa di san Raffaele al Porto, in Savona, verranno nuovamente presentati i documenti spagnoli che testimoniano la savonesità di Cristoforo Colombo. A differenza di quanto si potrebbe pensare, non si tratta di una mera rivendicazione territoriale, che poco aggiungerebbe alla figura dell’Ammiraglio del Mare Oceano, ma di rivedere completamente l’immagine che è stata data di Colombo, che non è quella che viene spesso descritta sui libri e nelle trasmissioni televisive. E, proprio su Rai Storia, si è data una connotazione negativa al personaggio, descritto come colonizzatore senza scrupoli e via discorrendo: peccato che, quanto affermato nella trasmissione, sia facilmente confutabile leggendo le Capitolazioni di Santa Fè, che Colombo ha sempre considerato come un vero e proprio contratto stipulato con i regnanti. Molte persone pensano che, nell’incertezza delle fonti, possano proliferare le teorie sull’identità di Colombo: a parte l’ipotesi norvegese, della quale parla il mensile Il Letimbro, nel numero di ottobre, altre ipotesi, come quella dell’origine ebraica o spagnola cadono non appena si conoscono i documenti colombiani. In uno di questi, del quale si parlerà nella conferenza, tre testimoni affermano, sotto giuramento, che nessuno, nella famiglia di Colombo, Cristoforo compreso, aveva origini giudee. Che poi Colombo fosse italiano, è ampiamente testimoniato, anche in tribunale, in occasione della causa di successione che si sviluppa a partire dal 1578. E’ dunque vero che riguardo la questione colombiana c’è ancora spazio per le ricerche, ma al contempo abbiamo a disposizione una serie di documenti e di autorevoli scritti, compresi quelli dello stesso Colombo, che non si possono ignorare. L’ingresso alla Conferenza, sino all’esaurimento dei posti, prevede l’invito o comunque l’obbligo di registrazione e della mascherina, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

 

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