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2021: venire al mondo è un problema o una benedizione?

Il primo nato, anzi la prima nata a Genova del 2021, si chiama Graeter ed è venuta alla luce all’ospedale San Martino di Genova, nell’unità operativa di Neonatologia diretta dal dottor Cesare Arioni.

La piccola è secondogenita di genitori nigeriani,  pesa 3 chili e 110 grammi ed il parto della mamma Joy è stato spontaneo.Le congratulazioni sono subito arrivate dal Sindaco di Genova, Bucci, a dal Presidente della Regione, Giovani Toti, che così si è espresso:

Diamo il benvenuto ai primi liguri nati nel 2021. Alla Spezia poco dopo mezzanotte è nata Morena, a Imperia il piccolo Louis e dall’Ospedale San Martino mi arriva la foto di Greta, prima nata a Genova. Siete la nostra speranza, il nostro futuro, la forza per non mollare in questo nuovo anno che è appena iniziato. Benvenuti al mondo piccoli e auguri alle vostre famiglie a nome mio e di tutta la Liguria“.

Ma, sorprendentemente e a dispetto, a guastare la festa alla piccola Graeter, ignara delle bassezze come delle altezze del mondo, la cui unica ventura, per ora, è stata appunto quella di pervenirvi, perchè un feto, poi bambino, trascorsi nove mesi , quando più, quando meno, esce dal grembo materno per affacciarsi alla vita, è stato l’esponente leghista Stefano Mai,  capogruppo in Consiglio regionale e già bravo Assessore all’Agricoltura che, a seguito forse di qualche poco simpatico commento al post di Toti, ha così tenuto a precisare: “Non si può definire italiano, né ligure, chi nasce sul nostro territorio da genitori stranieri. Auguri e benvenuti a tutti i nuovi nati del 2021 in Liguria, ma ribadiamo che per essere italiani e liguri sia necessario intraprendere un percorso ben definito e quindi richiedere successivamente la cittadinanza, secondo quanto previsto dalle norme vigenti. No allo ius soli”. Ed ha aggiunto: “Con la Lega al governo in Liguria così come, speriamo presto, a Roma, non accadrà mai che l’acquisizione della cittadinanza italiana avvenga come semplice conseguenza del fatto giuridico di essere nati in Italia. Occorre difendere le nostre tradizioni e la nostra identità. La trasmissione alla prole della cittadinanza dei genitori, sulla base della discendenza e non del luogo di nascita, è fondamentale” .

Non sappiamo se i genitori di Graeter abbiano la cittadinanza italiana, nè è da pensare che la neonata si sia posta il problema, venendo al mondo, di come ottenerla, ma l’ulteriore post di risposta di Toti, pur se non prende in considerazione procedure legali, che pure esistono e vanno rispettate, suona più umano e più simpatico: “Chi nasce in Liguria è ligure! Una bambina che viene al mondo è una benedizione e va accolta come tale, senza polemiche inutili e dannose a qualsiasi dibattito democratico. Proviamo a iniziare il 2021 con un nuovo passo“.

A proposito, le regione d’Italia in cui il cognome Mai è più diffuso è la Lombardia; pertanto anche per il capogruppo leghista dovrebbe valere una pregiudiziale di appartenenza ligure!

Immagine di Graeter e della mamma da Liguria Oggi

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