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ATTUALITÀ

Albenga celebra la Giornata della Memoria

Si è celebrata, presso l’auditorium San Carlo, alla presenza del vicesindaco Riccardo Tomatis, dell’assessore Mariangelo Vio, degli organizzatori dell’evento e di numerosi cittadini, la Giornata della Memoria in ricordo delle vittime della Shoah.

“Il Giorno della Memoria è stato istituito su proposta dell’Onorevole Furio Colombo”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Oddi Riccardo Badino, “ed è importante ricordare la vicenda. Occorre ragionare sul razzismo per il quale tra la metà del 1800 ed i primi del 900 si crearono le basi scientifiche che dicevano che la specie umana è divisa in razze. L’eugenetica ebbe nei lager manifestazioni crudeli e nei nostri territori il razzismo si sviluppò con l’applicazione delle leggi razziali”.

“Oggi è difficile giustificare le leggi razziali ed il fascismo ebbe nella sua natura cosa successe in quegli anni come il delitto Matteotti nel 1924, la creazione del Tribunale Speciale nel 1926, la Guerra di Spagna a fianco del Generale Franco nel 1936 e l’aggressione all’Etiopia con le armi chimiche per la creazione dell’Impero” , afferma la professoressa Maria Teresa Ferrando, presidente dell’ISREC (Istituto Storico per la Resistenza e L’ Età Contemporanea), “così come il divieto di matrimonio con le persone di colore. Le leggi razziali del 1938 furono per gli ebrei un fulmine a ciel sereno e ben presto venne creata una rivista dal titolo “La difesa della razza” ed il “Manifesto degli Scienziati Razzisti”. Da allora i circa 47.000 ebrei italiani non ebbero più il diritto di lavorare nella pubblica amministrazione, insegnare, prestare servizio militare, studiare ed altro ancora. Molti ebrei erano fascisti e per loro vennero fatte eccezioni anche se nel 1943 iniziarono le deportazioni tra l’indifferenza di molti e l’aiuto di alcuni religiosi anche se la chiesa ufficiale non fece nulla. Savona non aveva una vera comunità ebraica, a differenza di Genova, e vennero deportati dalla nostra regione circa 300 ebrei. Erano presenti nuclei a Sanremo, La Spezia, Alassio e Savona e proprio nel capoluogo della nostra provincia erano presenti le famiglie Pesaro, proprietari di un negozio di abbigliamento, Modena e Luzzati, tutte fuggite”.

“Angelo Luzzati, studente ebreo del liceo Chiabrera, venne espulso da scuola a causa della leggi razziali e gli insegnanti lo aiutarono a sostenere l’esame da privatista grazie ai suoi ottimi voti”, conclude la dottoressa Ferrando.

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