di Pino Rosso
Ogni anno viene redatta una classifica che mette a confronto la qualità della vita nelle varie province italiane. L’indagine, pubblicata il 21 dicembre da “Sole 24 ore”, confronta la vivibilità nelle varie province in base a 36 parametri con distinte graduatorie, per poi raggrupparli in sei macro aree (servizi ambiente salute, tenore di vita, affari e lavoro, dati demografici, ordine pubblico, tempo libero). Quest’anno le province prese in considerazione sono salite da 107 a 110 (aggiunte Barletta Andria Trani, Monza Brianza, Fermo) Ecco le prime classificate nelle 6 macro aree:
-servizi ambiente salute 1a Monza connessione banda larga -tenore di vita Milano -affari e lavoro Prato -dati demografici Olbia ( modesta densità demografica) -ordine pubblico Nuoro -tempo libero Rimini Le prime piazzate sono Bolzano,Milano,Trento, Firenze, Sondrio, Olbia, Cuneo, Aosta,Siena,Ravenna.
Risalendo la graduatoria dal basso troviamo Reggio C, Vibo Valenza, Caserta,Taranto,Palermo, Lecce,Messina, Foggia, Catanzaro. Da una prima analisi globale meglio piazzato il centro nord (meglio affari lavoro, salute) con prevalenza per le città medie. Ovviamente molte sono le eccezioni ad esempio città come Asti, Alessandria, Cagliari, Ascoli sono a metà classifica. Fa notizia Bolzano che da 10° posto torna in vetta spodestando Trento e Milano che risale da 8 a 2° posto, anche Firenze sale dal 16 al 4°, Como che risale addirittura 33 posizioni, Reggio Calabria che scende all’ultimo posto togliendo la poco ambita posizione a Agrigento, perdono pure Vibo Valentia 12 ,Palermo 11, Lecce 5 anche Roma perde 4 posizioni occupando il 16 posto. La Liguria invece naviga in area mediocritas, prima classificata è Savona che si attesta alla 33 posizione, seguono Genova 41, La Spezia 58, Imperia 66 posto