Nessun balletto si associa al Natale come Lo schiaccianoci di Pjotr Il’ic Čajkovskij e il Carlo Felice di Genova quest’anno lo presenta nei giorni precedenti la festa più bella e magica dell’anno. La vicenda, tratta da un onirico racconto di E.T.A Hoffmann , ha inizio, infatti, intorno all’albero, proprio alla vigilia di Natale, ed approfitta dell’atmosfera tipica di tale evento, che i bambini legano all’attesa e alla fiaba, per narrare le paure e i sogni dell’infanzia. In questo caso si tratta di sogni, costellati da topi minacciosi, da un Principe salvatore e da un fantastico regno di dolciumi, terra felice ed ideale dell’immaginario infantile. Se la trama di Hoffmann è piena di suggestioni e di colori, la musica del grande compositore russo riesce ad interpretarne al meglio lo spirito con una partitura per molti aspetti neoclassica e musiche dai timbri fatati, caratterizzate da perfezione e trasparenza mozartiane. Mai Čajkovskij è stato così elegante e raffinato, trasformando l favola in una riflessione filosofica sulla felicità perfetta e creando brani, come quelli delle danze araba e cinese, o del valzer dei fiori, che tutti, magari inconsciamente, conoscono.
I maggiori coreografi si sono cimentati con questo balletto, andato in scena per la prima volta il 5 dicembre 1892 al Teatro Marijnskij di San Pietroburgo (fu Ivan Vsvevolovzskij , allora direttore dei Teatri Imperiali, a scriverne il libretto), cominciando dal più grande coreografo dell’800, Marius Petipa. Nel 2001, sempre per il teatro pietroburghese, il celebre artista Michail Chemiakin, ne ha creato un’interpretazione immaginistica e pervasa dalle sue fantasie, rimasta memorabile. La versione proposta al Carlo Felice dal Balletto di Astana Opera è quella storica di Jury Grigorovich, il mitico coreografo russo del Teatro Bolsoj, recentemente festeggiato e celebrato in patria per il suo novantesimo compleanno. Le scene sono di Simon Virsaladze.
A dirigere l’orchestra del Carlo Felice è un artista di rilievo, Arman Urasgaliyev, che si alternerà con Abzal Mukhitdinov, mentre alla direzione del Coro di Voci Bianche del Teatro Carlo Felice è Gino Tanasini.
Lo schiaccianoci, in scena sabato 21 gennaio, ore 15,30 e domenica 22 gennaio ore 15,30, è il primo titolo del Ciclo Čajkovskij, realizzato dal teatro genovese con il sostegno del Crédit Agricole, e ad esso seguiranno l’11 gennaio Il lago dei cigni, sempre con il Balletto di Astana Opera, e il 31 gennaio, La bella addormentata, con il Balletto del ghiaccio di San Pietroburgo. Per favorirne la visione è stata formulata la Ballet Card, ad un importo particolarmente vantaggioso di 120 euro e, per gli under 26 e le scuole di danza, a 54 euro. carlofelicegenova.it
