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Albenga ricorda il 25 aprile

E’ stato celebrato, alla presenza del sindaco Giorgio Cangiano, dei membri dell’amministrazione comunale, dei sindaci dell’entroterra, dei rappresentanti delle associazioni albenganesi e di numerosi cittadini, il ricordo del 25 aprile a 74 anni dalla liberazione del nostro paese dalle forze nazi-fasciste.

“Vedere la piazza piena è un buon segnale e ringrazio il sindaco Cangiano ed i primi cittadini dell’entroterra”, ha dichiarato il presidente del comitato antifascista Mariangelo Vio, “e voglio dire che oggi siamo qui per riaffermare i valori della libertà con un’unica madre, quella della Resistenza, per la quale non vi sono compromessi. La collettività è unita ed i paesi vicini, qui rappresentati dai sindaci, hanno aiutato i partigiani in quei terribili anni. Le generazioni oggi qui presenti sono unite e tutto ciò è difficile perchè i tempi si stanno allontanando, i testimoni diretti stanno pian piano morendo per una questione anagrafica ed il ricordo scema. Il Presidente della Repubblica Mattarella ha detto che la Festa della Liberazione è un nuovo Risorgimento ed i racconti dei testimoni ci fanno riflettere cosa è stato. Quella di oggi è una festa importante perchè vengono celebrati i fondamenti della nostra libertà e del nostro vivere insieme ed occorre mantenere sempre un impegno civile”.

Parole simili da parte del sindaco Giorgio Cangiano : ”Saluto tutti i presenti e voglio dire che quando ho deciso di candidarmi sindaco, cinque anni e mezzo fa, ho avuto alcuni dubbi ma passando davanti al bunker dei Martiri della Foce ho pensato a coloro che hanno dato la vita per la nostra libertà quando fare una determinata scelta significava la propria morte e quella della propria famiglia. Oggi Resistenza significa vivere i valori della libertà e sono contento del fatto che ci sia la continuità nel festeggiare il 25 aprile. Ho iniziato in questi anni due percorsi : l’assegnazione alla nostra città della medaglia d’oro per cui sono stati già passati quasi tutti i vagli e a breve sapremo i risultati e riguardo a ciò vorrei dire che mi dispiace non essere io a mettere quella medaglia sul nostro gonfalone ma è stato importante ottenerla e l’apertura del Museo della Resistenza presso l’ex cinema Astor nel quale saranno esposti ricordi e foto per capire e non dimenticare quel periodo. Il museo sarà situato vicino al Centro Giovani e voglio dire che fare il sindaco è stato difficile ma il sorriso delle persone mi ha dato la forza di continuare”.

“Ringrazio Mariangelo Vio, il sindaco Cangiano ed il comune per avermi assegnato questo incarico e mi sento di dire che la Resistenza è una sorta di secondo Risorgimento. Sono passati 74 anni dal 1945, anno in cui finì la guerra e ritornò la democrazia, ed oggi assistiamo a contraddizioni per cui vi è il pericolo di vedere trasformati i valori per cui molti, all’epoca, diedero la vita. Non vogliamo l’oblio su questi fatti e la medaglia d’oro per Albenga è veramente meritata perchè la città ha sofferto, più di altre, le violenze di quei periodi. Noi siamo qui per trasmettere il significato di questa data che è sacra e ricordo che la Resistenza fu una guerra di liberazione dal nazifascismo ed ogni giorno dobbiamo ricordare quei valori che rischiano di essere cancellati. Occorre denunciare coloro che ricordano il Partito Fascista ed il 25 aprile rappresenta la libertà e l’unità nazionale ricordando che i partigiani andarono in montagna per sfuggire alla chiamata alle armi della Repubblica Sociale Italiana. Alcide De Gasperi istituì la giornata del 25 aprile ed era solito dire che aveva paura dei populismi”, conclude lo scrittore Daniele La Corte.

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