Grande successo per l’inaugurazione della mostra dedicata ai presepi di Antonio Tambuscio, grande artista savonese che si terrà presso il Museo Trucco fino al 9 gennaio 2002; presenti all’evento l’assessore Simona Poggi e numerosi esperti del settore. Nell’occasione è stato presentato un presepe in chiave moderna situato nel Museo Trucco lato Aurelia realizzato dagli architetti Roberta Volpone e Alessandro Chiossone.
“Il presepe è ben composto con due tipi di sculture provenienti da due collezioni”, dichiara lo studioso Tommaso Dandolo, “di diverse dimensioni : dai 22 ai 23 centimetri le prime, dai 26 ai 27 le seconde. Tambuscio ha vissuto presso la zona Fornaci di Savona lavorando nella manifattura fondata con il fratello e chiamata “Fratelli Tambuscio”; dal 1916, dopo la morte della figlia 12enne Emanuela detta “Nina” consacra la sua vita a realizzare presepi. Queste figure sono state vendute e la produzione destinata ad acquirenti benestanti tanto che le statuine erano presenti soprattutto nelle chiese; tra le realizzazioni troviamo i pastori, molto decorosi nella loro umiltà ed i Re Magi con bellissimi vestiti dai colori festosi, una sorta di naturalismo affettuoso”.
Stessa soddisfazione da parte di Simona Poggi, assessore alla cultura di Albisola Superiore :”Il museo è stato rinnovato e grazie a questi lavori sono aumentati i visitatori; la mostra è un omaggio ad un importante artista savonese come Tambuscio che ha dedicato la sua vita a realizzare statuine particolari molto ricercate dai ricchi e dal clero. Ringrazio le famiglie che ci hanno prestato le opere e mi sento di dire che è un privilegio collaborare con i due architetti Roberta Volpone ed Alessandro Chiossone; questi due professionisti hanno realizzato un’importante opera che abbellisce la vetrina del museo sull’Aurelia, una sorta di natività in chiave contemporanea che coniuga tradizione ed innovazione. Ringrazio Barbara Checcucci e tutti coloro che hanno collaborato poichè questo lavoro è frutto di importanti sinergie”.
“Ringrazio il museo, l’assessore Poggi, Barbara Checcucci, la segheria Raso che ci ha permesso di realizzare l’opera e tutte le altre realtà coinvolte”, afferma Roberta Volpone, “ricordando che l’opera che abbiamo realizzato è arte di design. La Natività prende spunto da un’opera di Enzo Mari del 1957 intitolata “I cinque elementi” visto che il quinto è la spiritualità; nella nostra realizzazione abbiamo il bambino al centro, Maria inginocchiata a destra, a sinistra Giuseppe e dietro l’asino ed il bue con un piccolo cielo stilizzato. Abbiamo usato il legno, materiale diverso dalla ceramica ma molto bello, e sono convinta che i due materiali possano dialogare tra loro”.
“Il nostro lavoro sarà illuminato verso l’Aurelia trasmettendo un messaggio di fratellanza, rispetto ed accoglienza per le persone in fuga; la realizzazione ha in sè un richiamo agli elementi che imballano la ceramica”, conclude l’architetto Chiossone.
