
Sinossi di Ale libera tutti
La protagonista, ahilei femmina, è Ale. Una bimba curiosa, sempre in attività d’azione e di pensiero e, malgrado i conflitti con gli adulti, con una grande libertà e una splendida infanzia. Il manoscritto si snoda, partendo da un ricordo della primissima infanzia, in tanti racconti brevi che riportano, come un diario, fatti quotidiani o fatti speciali, descritti però dalla penna di una bambina che cresce e cambia nel tempo e riesce a cogliere le piccole cose nascoste al mondo dei grandi. Le incursioni in corsivo sono Ale adulta che grazie a suoni, colori e profumi riporta a galla ricordi lontani. Essendo una bimba poco importa la città. I suoi luoghi d’azione sono casa, vacanze, giardino, asilo, poi crescendo la scuola. Si svolge tutto negli anni 60-70, tempo che va dai primi ricordi dell’infanzia a quelli dell’adolescenza. Anni importanti sempre presenti con riferimenti alla moda, alla musica, alla tv e ai giochi. Man mano che Ale cresce, cambia anche la maniera di scrivere senza perdere però l’incanto dell’infanzia e l’attenzione al proprio mondo. Come finirà? Che dire, un diario finisce come la fantasia del lettore vuole che finisca. L’ultimo racconto è una pagina di fine infanzia dove suo malgrado Ale deve accettare il passaggio brusco, definitivo e doloroso da bambina a giovane donna.
Biografia e Curriculum Dell’ Autrice
Nata ad Ivrea (1963) e qui residente tuttora. Gli studi seguiti presso il Liceo Classico C.Botta di Ivrea, poi laurea in Medicina Veterinaria presso l’Università di Torino, anni passati a studiare aspirando a quello che fin da bambina era stato il Sogno, diventare veterinario.Tuttora libero professionista nella cura di cani e gatti. La scrittura in un primo momento è stato riscoprire la voglia e il piacere di scrivere poesie, una maniera per esorcizzare un continuo convivere con la malattia e la morte, vista la professione esercitata. La scrittura vista come rimedio terapeutico ha fatto nascere una lista lunga di filastrocche, poesie non in rima e poi, affascinata dalla poesia metasemantica, anche una lunga serie di poesie dove il gioco e il sogno si intrecciano in parole nuove e musicali. La perdita prima del padre e poi di un figlio ha dato il via a scrivere anche in prosa. Il primo a nascere è stato un racconto dedicato al padre e al rapporto con lui durante la sua malattia, dove il ruolo di figlia si è trovato ad intrecciarsi stretto al ruolo di medico. Poi un racconto dedicato al bimbo perduto, un racconto che in anni ha cambiato forma e da racconto quasi scientifico si è trasformato in una fiaba, dove alla fine nulla è andato perduto. Poi racconti dove si riscontra la ricerca di mondi fiabeschi, quei mondi che piacciono tanto ai bambini e forse anche a quella bambina che è sopravvissuta in colei che scrive e che continuando a sognare fa riemergere ricordi lontani . Ecco quindi la nascita di “Ale libera tutti ”. In più due raccolte inedite di racconti al femminile: Rapsodia in rosa e Eudosia ragiona e racconta. In stesura Cronache di Fuente Clara
Dal 2013 ad oggi riconoscimenti per poesie e racconti in vari premi letterari in giro per l’Italia e pubblicazioni in antologie legate ai premi stessi .
2013 Premio “Invito Alla poesia” selezionata poesie del cuore -Trieste Semifinalista Premio Wilde Napoli e Premio Aspettando il Natale Inserita Antologia 500Poeti dispersi
2014 Concorso di poesie “Il gatto” II° classificata Gatteo a mare Concorso Poesie , filastrocche , racconti e fiabe 5° classificata Roma Concorso di poesie Rosalind Franklin 2° classificata Varese
2015 Semifinalista Premio Wilde Perugia
2016 Segnalata dalla giuria premio “Il gatto” Gatteo a mare Menzione d’onore Concorso Poesie d’Amore ALI editore Inserimento antologia Premio Naviglio Martesana narrativa Finalista Premio Wilde Vercelli 1° e 3° classificata Premio Fiume Aterno Pescara Selezionata e inserita Antologia La couleur d’un poeme Milano 9° classificata Premio Trofeo Umberto Fameglio sez.poesie Melegnano 9° classificata Premio città di Melegnano narrativa Selezionata concorso Poesie sulla seggiola Slam Vigevano
2017 Diploma d’onore Premio Poesie d’amore ALI editore Diploma di merito Concorso Invito alla poesia Trieste Finalista con Diploma di merito Premio La couleur d’un poeme Milano Premio speciale con inserimento in antologia “Il sublime” Sanremo
Autopubblicazione libro di poesie “Rime, nonrime e cieli soldimaggio” casa editrice Vitale Sanremo
2018 1° classificata premio Voci di Notte poesia dialettale Alessandria 10° classificata con diploma di merito La couleur d’un poeme Milano Selezionata Premio Il Federiciano con inserimento in antologia Rocca Imperiale . Selezionata premi speciali Concorso I colori dell’anima con inserimento antologia . Selezionata Premio Ossi di seppia con inserimento antologia
2019 Selezionata Premi speciali Premio Il sublime con inserimento antologia Selezionata premio Ossi di seppia Selezionata sezione narrativa premio Voci di notte Alessandria
2020 3° classificata premio La Quara + premio Berti Solaini
2021 3° classificata premio La Quara
2023 2° classificata sez. racconto breve al premio Città di Forlì
2024 finalista al Premio Versante ripido, e finalista al premio Riccardo Editore
maggio 2024 pubblicazione di Ale libera tutti con Plesio Editore
maggio 2025 menzione speciale premio Lupi editore per silloge poetica Versetti soldimaggio
INTERVISTA ALL’ AUTRICE
Com’è nata la sua passione per la scrittura?
Come tanti da piccola scrivevo poesie, adolescente lo scrivere era mettere nero su bianco la ribellione di un’età complicata, poi studi, lavoro e famiglia hanno occupato i giorni, lasciandomi poco spazio per scrivere. Nel tempo però, dopo eventi dolorosi, la scrittura si è rivelata come una sorta di terapia per elaborarli e rendere meno duro il conviverci. La scrittura ritengo che non sia statica: nasce e nel tempo cambia, quindi ad esempio un racconto scritto per elaborare il lutto per la morte di un figlio, da testo quasi scientifico e asettico si è trasformato in un racconto con sfumature di fiaba, capace di lenire un dolore profondo. Proprio per la voglia di dare serenità sono nate nel tempo una lunga serie di filastrocche, poesie non in rima, poesie metasemantiche e in ultimo il libro.
Devo essere onesta vedere accendersi sorrisi è impagabile.
Com’è nata la protagonista di questo libro?
La protagonista mi piace pensare che sia sempre stata al mio fianco, a partire dai giorni dell’infanzia fino a oggi. Grazie alla mia grande memoria ho consegnato la penna a Ale bambina che ben contenta mi ha aiutato a mettere su carta molti di quei ricordi. Non è stato facile elaborare frasi, pensieri e disegni a matita immaginando quell’età e adeguarsi al suo ipotetico modo di scrivere, più semplice è stato stilare commenti in corsivo, facendo attenzione a non diventare un adulto noioso.
A che pubblico pensa di rivolgersi e perché?
Quando si parla di libri con protagonisti i bambini, si pensa che il pubblico di riferimento siano loro, ma credo che Ale libera tutti sia adatto anche a quegli adulti che ancora hanno voglia di sorridere e ricordare i giorni in cui tutto era possibile, anche volare tra le nuvole con forme di animali e vedere che la luna aveva il volto di una donna pieno di meraviglia. Molti libri catalogati per bambini o ragazzi si rivelano essere poi adatti anche per un pubblico adulto, come ad esempio Il piccolo Principe e Il giornalino di Gian Burrasca. Libri questi che mi hanno accompagnata da sempre e che amo molto.
Che messaggio vuole portare con questo libro?
Se il mondo in cui viviamo, fosse guidato da leggi etiche di bambino, sarebbe un mondo dove non ci sarebbe posto per arrivismo, opportunismo, egoismo, sete di potere e di ricchezza, soprusi e guerre, genitori malsani di due figlie gemelle la povertà di spirito e di materia.
I bambini sanno per un loro codice etico innato come comportarsi in un gruppo ristretto o in un mondo più grande, sanno cos’è bene e cos’è male e anche come regolarsi di conseguenza. Hanno per certo una saggezza che poi il mondo di educatori adulti, di famiglie e di non-famiglie, con dettami e filtri dell’età adulta, cancellano e riprogrammano in maniera tale che quei bimbi saggi purtroppo si trasformeranno in adulti molto meno saggi.
Ecco il messaggio: guardare il mondo col cuore e la “saggezza” di un’età in cui tutto è limpido, sincero, con colori e meccaniche semplici.
Allora ben vengano una rima, una strofa, un pensiero vestito d’infanzia o un disegno a matita e soprattutto che questi siano la speranza che nulla è ancora andato perso del tutto. Non ultima l’idea che Ale con i suoi ricordi possa liberare emozioni e sorrisi, dando ragione al titolo.
Progetti futuri?
Ho tante “cose” nel cassetto, un mondo di rime, non rime, parole che giocano ( metasemantica ), racconti al femminile, un diario ironico quasi completo di Eudosia una vecchietta terribile ( forse Ale anziana) e un romanzo a racconti Le cronache di Fuente Clara. Importante per me è avere sempre un progetto da svolgere, avere curiosità e voglia di sperimentare, cose che mantengono giovani a lungo.
Quali sono le sue passioni?
A parte il mio lavoro, medico veterinario, passione da sempre, ho scoperto in tarda età ( sempre per la voglia di sperimentare) la pittura e la modellazione in argilla, e anche in queste due forme d’arte metto la voglia di creare qualcosa che dia gioia e serenità. La vita a volte ci consegna giorni pesanti e bui, allora perché non rasserenare gli animi, invece di riversare altro buio e tristezza? Cosa che a mio avviso va per la maggiore in molte forme d’arte.
Come vede la cultura in questi ultimi anni?
Ho avuto la fortuna di crescere a Ivrea, città in cui, grazie a Adriano Olivetti e alla sua attenzione per la gente, la letteratura, l’arte, la musica e il rispetto delle tradizioni, della fede e delle regole, è stato sempre ben chiaro cosa fosse la cultura: ricchezza per l’anima di un popolo, definendo le sue origini e il suo evolversi in ambiti differenti, in ogni campo della vita.
La cultura ha un compito difficile…deve apportare sempre qualcosa di nuovo e buono, di modo che gli abitanti del futuro abbiano sempre quel forziere pieno di tesori a ricordare dove andranno, ma soprattutto da dove sono venuti. La scuola e la famiglia sono dispensatrici di cultura, modellano i futuri portatori di cultura e questo non sempre negli ultimi anni è successo, e non sempre quello che poi si palesa è vera cultura. Purtroppo si sono persi nel corso degli anni pezzi di quel tesoro, smarrendo anche parte della nostra identità. Però è uno spettacolo per l’anima quando in ambiti differenti, che siano letterari, musicali o di arti visive, si respira nuovamente quell’aria che ci fa sentire migliori e soprattutto custodi di cose preziose.
Come favorire la lettura nei ragazzi, secondo lei?
Da ex bambina/adolescente ribelle posso dire che imporre la lettura è la maniera meno efficace per favorirla. Ho avuto la fortuna di avere insegnanti che mi hanno fatto amare i libri.
Alle elementari era il sabato il giorno della scelta del libro ed era visto quasi come un premio…voto di condotta bello prevedeva scelta del libro, e così alle medie. Spettacolare è stato al ginnasio con l’insegnante di lettere che, a parte consigliarci libri, ci faceva leggere il sabato in classe qualche pagina dei Promessi sposi, facendo poi spiegazioni a dir poco incantevoli e ascoltando i nostri commenti. Quell’insegnante era riuscita a coinvolgerci e ad aprirci cuore e cervello alla lettura senza imporcela come un dovere, ci aveva accompagnati in libertà d’espressione alla comprensione di un testo e in definitiva del mondo circostante. Grazie a lei i nostri cuori e cervelli sono rimasti aperti anche quando altri insegnanti hanno cercato di chiuderli. Penso che dovrebbe essere così anche con i ragazzi di oggi, coinvolgere e “infettare” di passione le nuove generazioni.