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ATTUALITÀ

Benetton nel mirino dopo il crollo del ponte Morandi

La tragedia verificatasi martedì 14 agosto a Genova per il crollo del Ponte Morandi, causando la morte di 43 persone, ha sconvolto l’intero Paese. Un episodio che ha lasciato in tutti noi un vuoto incolmabile ed un grande dolore. Nonostante la gravità degli eventi, le vittime, i dispersi, le polemiche su come è gestita la Società Autostrade con rischio di revoca della concessione e crollo in borsa, la famiglia Benetton ha deciso di non rinunciare ai consueti festeggiamenti di Ferragosto a sole 24 ore di distanza dal crollo del ponte. Si è parlato di un menù esclusivo a base di risotto di pesce, branzino al forno, dolce e vino nella loro villa a Cortina d’Ampezzo con 90 invitati e servizio di catering. Un pranzo consumato dal valore di circa 8000 euro. Tutto questo mentre a Genova si faceva la conta delle vittime, si scavava fra le macerie con l’impiego di tutte le forze necessarie per sperare di trovare sopravvissuti e si valutavano i danni che hanno colpito duramente l’economia della città. La famiglia Benetton ha però voluto precisare che non si trattava di un festeggiamento, bensì di una riunione di famiglia in ricordo del quarto fratello, Carlo, morto lo scorso 10 luglio all’età di 74 anni.

L’episodio ha suscitato l’indignazione di molti specialmente sui social network attraverso polemiche, critiche e reazioni negative. Solo il giorno dopo Ferragosto è giunto un comunicato stampa di cordoglio a nome dell’intera famiglia, principale azionista di Atlantia. “In questo giorno di lutto, il nostro pensiero è rivolto a ogni persona che abbia conosciuto e amato coloro che oggi non ci sono più in seguito alla tragedia di Genova. Con rispetto vogliamo esprimere il nostro profondo dolore e manifestare la nostra concreta vicinanza a chiunque sia stato colpito dai terribili eventi del 14 agosto”. Messaggi di cordoglio erano giunti anche nel giorno dei funerali di Stato dal presidente Autostrade, Fabio Cerchiai, e dall’amministratore delegato, Giovanni Castellucci nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Genova.

Dopo quattro giorni dal crollo, la Società Autostrade ha dichiarato pubblicamente le sue scuse per la distanza ed il silenzio che sono stati percepiti subito dopo la tragedia, ma ha affermato di non assumersi alcuna responsabilità per i fatti accaduti, in quanto la decisione spetterà alla magistratura. Nel frattempo, per venire incontro alle esigenze più immediate, ha stanziato un fondo di 500 milioni per aiutare le famiglie delle vittime che verrà gestito dal Comune di Genova. Inoltre, viene comunicata la promessa di ripristinare il prima possibile la viabilità a Genova e di ricostruire il ponte sul Polcevera. Un progetto che richiederà circa otto mesi di tempo per la demolizione e la ricostruzione di un nuovo ponte in acciaio.

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