L’artista valbormidese Monica Porro è la rappresentante, in provincia, della “body painting” cui si dedica con passione e con ricerche interessanti. E’ recente la sua presenza a due eventi: “Venerdì 21 luglio ho partecipato a un contest ad Albissola Marina, durante la notte in bianco e blu. La mia modella è stata Francesca Cepollini, l’assistente Laura Di Fonzo – spiega la Porro – Abbiamo lavorato tutto il giorno presso i Bagni Nettuno in vista della gara”.
“Purtroppo non ho vinto, però è stata una bellissima esperienza, ho realizzato con l’aiuto della mia assistente, la parrucca, la crinolina e ovviamente la pittura sulla modella”.
“Il giorno dopo invece, ho realizzato con tematica “l’oriente”, un body painting dal vivo durante l’evento gastronomico “GustAltare” – continua Monica – la mia modella è stata Rossella Bisazza, vestita di un kimono azzurro e giallo, con le calzature tipiche giapponesi e una maschera rappresentante un demone femminile”.
“Attraverso la pittura – conclude – ho raffigurato la grande onda e un demone volpe sul petto. Decori floreali simmetrici sulle braccia, un Tao formato da due carpo di diverso colore sulla schiena e il trucco facciale voleva ricordare quello tipico della geisha”.
Nel contesto dell’utilizzo del corpo come espressione artistica vogliamo ricordare le due “performances” che, nel corso della rassegna “Perimetri d’Arte” alle Cellette del Priamar, allestita da “Bludiprussia di Albisola” e da “Scoglio di Quarto”, a cura di Paola Grappiolo, direttrice talentuosa di “Bludiprussia”, avevano costituito un momento di notevole tensione. Specie “Oltre il limite”, di Marilena Sassi, ha impressionato; un corpo dipinto, al suono scabro delle percussioni, ha creato immagini degne della “Sagra di Primavera” di Stravinskij; un’immagine inquietante, demoniaca, ha riportato alla luce qualcosa di primordiale, un’essenza a metà fra l’animale e l’uomo, dall’energia indomita e implacabile. Effetto eccezionale della pittura “sul corpo” di Marilena Sassi, che ben conosce espressioni di cultura e arte tribali, della danza di Elisa Schiavon, delle percussioni di Lorenzo Gaibazzi. Degno di nota, ovviamente, nello stesso evento: “La sposa” del “mago” delle luci, Gianni Bacino, che si è avvalso della collaboraziomne del laboratorio “Maramarasma”.
