Cairo Montenette torna ancora alla ribalta per “futili motivi”. Qualche settimana addietro, per la proposta di cambiare il nome a corso Stalingrado, ora per la multa a due ragazz-(e) -ine di 14 anni che si dondolavano, in coppia,in piedi sul sellino a quanto si capisce, sull’altalena dell’area giochi di viale Cornelio Anselmi. Il caso ha avuto rilevanza mediatica nazionale e, forse, l’ultimo minore coinvolto così vistosamente in una faccenda da adulti fu, leggenda o realtà che sia, il figlio di Gugliemo Tell, che,nella Svizzera agli albori della propria libertà, fu costretto dal perfido balivo asburgico Gessler, a fare da “piedistallo”, con la sua infantile testa, per la famosissima mela, che il padre, abilissimo arciere, doveva centrare, in punizione ad una grave mancanza di rispetto, verso il balivo commessa!
“Una bruttissima figura a livello nazionale non è sufficiente a far cambiare il copione. Se tu vuoi fare il bacchettone devi sapere che chi lavora sotto la tua amministrazione ti segue ed esegue le tue direttive.Esistono delle regole? Si, ci sono da anni, ma anche il buon senso nella loro applicazione. Sono mesi che oramai la nuova amministrazione può decidere, fare e disfare regolamenti” . Cosi si è espresso l’ex sindaco di Cairo Montanotte Fulvio Briano, commentando il fatto su Facebook
L’episodio di “reato” risale allo scorso novembre, ma la notifica è stata eseguita ai genitori delle due ragazze durante le vacanze di Natale. Il verbale della Polizia municipale riporta che le due ragazzine utilizzavano l’altalena”…in modo scorretto e pericoloso e comunque essendo soggetti di età superiore ad anni 12″, cui è vietato servirsi dell’attrezzatura installata per quello svago, sottolinendo che “L’apposito cartello ivi presente” ha autorizzato l’agente della polizia locale a comminare la sanzione.
“Si fanno ordinanze sull’alcool che poi non si rispettano e non si fanno rispettare, ci sono regolamenti che piacciono solo quando non finisci sui TG nazionali. Gli scaricabarile e l’improvvisazione oggi ritengo non siano più credibili” ha concluso l’ex sindaco Briano.
Il Sindaco di Cairo, Paolo Lambertini, ha dichiarato, ad altra testata, che il regolamento in base al quale la Polizia locale ha agito “…è in vigore oramai da parecchio tempo, sicuramente si è venuta a creare una situazione alquanto particolare. Come ente comunale dobbiamo far rispettare le leggi. Quello che possiamo fare è rivedere il regolamento, ovvero, mettere mano alle tariffe per commisurare le sanzioni ai reati”.
Comunque, il giorno 4 gennaio scorso, il Sindaco ha ricevuto i familiari delle due ragazze, alla presenza dell’Amministrazione e della Polizia locale.
Sottolineato il fatto che forse si è esagerato da tutte la parti, sia dall’Amministrazione comunale che, come qualcuno dice, poteva limitarsi, in qualche modo, ad un richiamo verbale, sia, mi sia consentito, dai familiari delle due ragazze, perchè i figli non hanno sempre ragione solo perchè sono figli, a volte commettono qualche imprudenza e se l’imprudenza del caso avesse avuto qualche effetto, per caso e speriamo mai lo sia, un po’ più nocivo sulla loro incolumità, il Sindaco ed il Comune sarebbero stati posti sotto accusa in modo ben più grave, sia dalle opposizioni che, ovviamente non si sono perse l’occasione e si sono scatenate, ebbene sottolineato tutto ciò è l’ora, a Cairo, di pensare a cose più serie, che sicuramente staranno molto più a cuore, di quelle “mediatiche, ai nostri amici della Val Bormida!