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CULTURAREGIONE

Carlo Felice: un “Turco in Italia” da ricordare

Rossini e Luzzati accoppiata fantastica

Ha riscosso meritato successo ed entusiasmo da parte del pubblico l’edizione di domenica, al Carlo Felice di Genova, di “Il Turco in Italia” di Giaocchino Rossini, con la direzione di Sesto Quatrini, la regia di Italo Nunziata ed il cast di cantanti composto di partecipanti all’edizione del 2022 dell’Accademia di Alto perfezionamento vocale, istituita in Teatro nel 2020 e diretta da Francesco Meli:  Omar Cepparolli (Selim), Iolanda Massimo (Donna Fiorilla), Francesco Aurieamma (Don Geronio),  Antonio Mandrillo (Don Narciso), Nicola Zambon (Prosdocimo),  Gabriella Ingenito (Zaida), Massimo Straffi (Albazar). 

Il turco in Italia , “dramma buffo” in due atti su libretto di Felice Romani, venne rappresentata per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano  il 14 agosto 1814, senza riscuotere molto  apprezzamento da parte del pubblico, diversamente  dall’altra “turcheria” di Rossini, ovvero ” L’Italiana in Algeri“, andata in scena a Venezia nel 1813. Lo scrittore francese Stendhal, grande ammiratore e biografo di Rossini definì tale genere di rappresentazione ispirata ad un’immagine pittoresca ed un po’ stravagante dell’oriente turco, “una follia organizzata e completa” . In una riedizione del 1821 l’accoglienza dell’opera, sempre alla Scala, riscattò la poco lusinghiera precedente ma la riscoperta ed il successo del “Turco” diversamente dall’immensa popolarità di cui sempre ha goduto L'”Italiana”,  divengono definitivi solo negli anni 1950, per merito, ancora, di Gianandrea Gavazzeni sul podio e di Maria Callas come protagonista. Finalmente, comunque, il giusto riscatto per l’opera definita come “la più mozartiana” di Rossini  e con una ingegnosa ed innovativa trama, dove il poeta  Prosdocimo è alla ricerca di uno spunto per comporre una commedia e sorveglia e accompagna pertanto tutti i personaggi, nell’intreccio delle loro vicende appassionate o comiche, che approderanno, come di consueto,  all’atteso lieto fine.

Solo in seguito infatti, e potremmo dire solo nella nostra epoca,  può essere notata la genialità della spettacolare “Ouverture”, una delle pagine strumentali migliori di Rossini, che , tra le altre sue sinfonie d’opera  può aver riscontri in lavori come “Le siège de Corinthe” (Lassedio di Corinto)  o in “Guillaume Tell” (Guglielmo Tell), due drammi seri e pervasi di espressività ormai romantica, per un musicista noto soprattutto come autore di opere buffe e che non aveva mai aderito, sostanzialmente, al Romanticismo, senza dimenticare, in ogni caso, che uno dei più toccanti ed intensi “Stabat Mater“, della storia della Musica, lo dobbiamo ancora a lui.

Il “Turco in Italia” è ritornato a Genova dopo tredici anni; era infatti il 2009, quando andò sulle scene del Carlo Felice e, come allora, con la ricostruzione che era stata eseguita dei disegni originali di Emanuele Luzzati per l’edizione del Rossini Opera Festival del 1983, e questa è stata l’altra spendida particolarità che renderà indimenticabile il “Turco” del 2022.  La geniale scena di Luzzati è ambientata in un teatro con uno sfondo marino di un luminoso azzurro e da alla rappresentazione un’atmosfera fiabesca e colorata mentre tante regie d’opera, oggi, tendono ad un’intellettualismo che, volendo strafare, talvolta inclina ad una incomprensibilità prossima alla bizzarria…..! Anche per i costumi vale la stessa nota, ed infatti ne era autrice di nuovo, come nel 2009,  Santuzza Calì, senza pretesa forse di effettiva ricostruzione storica, pur fedelmente possibile per una vicenda che si svolgerebbe due secoli fa’, ma con maggior predilezione per la nota fantasiosa e di colore; da ricordare assolutamente i mimi “Pulcinella”, coordinati da Daniele Rubeca, che hanno animato la scena con varie pose ed atteggiamenti, in una reminiscenza “luzzatiana” divertente e fresca, che richiama il famoso cartone animato “Pulcinella” , su disegni di Luzzati e con il sottofondo, appunto, della straordinaria ouverture del “Turco in Italia” di Rossini.

 

Immagine: foto da OperaClick

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