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Carriera settore HR: il percorso formativo e le prerogative del responsabile risorse umane

Dalla gestione della selezione del personale fino all’organizzazione dei percorsi di formazione, passando per attività dell’elevato contenuto tecnico quali la definizione dei contratti e l’elaborazione delle buste paga: gli addetti HR (ovvero, “Human Resources”) sono figure ormai irrinunciabili per le realtà aziendali più strutturate, ma anche profili tra i più ricercati nell’ambito della consulenza.

Una carriera nel settore HR rappresenta una scelta vantaggiosa? La risposta è sì, e non solo sotto il profilo delle possibilità di crescita professionali e retributivi, ma anche sul fronte delle gratificazioni personali.

In questo articolo, riassumiamo le risposte ad alcuni quesiti basilari relativi al lavoro nel mondo delle risorse umane:

  • Qual è il percorso formativo migliore per uno specialista HR?
  • Quali sono le soft e le hard skill richieste nel settore risorse umane?
  • Quali mansioni svolge in azienda o in consulenza un addetto HR?
  • Quali sono le prospettive di crescita professionale e salariale?

 

 

  • Qual è il percorso formativo migliore per uno specialista HR?

 

Il percorso di studi utile per la formazione dello specialista HR non è univoco: di norma, alla preparazione di stampo universitario, in campo economico, gestionale o umanistico, è utile sommare master e/o corsi di specializzazione mirati all’acquisizione delle particolari competenze operative richieste negli uffici del personale.

Più nello specifico, per quanto riguarda i percorsi di laurea, triennali o magistrali, le possibilità spaziano dall’ambito psicologico fino a quello giuridico, a dimostrazione dell’ampio ventaglio di conoscenze che confluiscono nella figura dell’addetto HR.

Una volta concluso il percorso di studi universitario, è senza dubbio consigliabile approfondire le proprie conoscenze con la frequenza di un master orientato specificamente alla gestione delle risorse umane. Questa tipologia di corsi, non a caso, nascono proprio per definire specifiche figure professionali, fornendo nozioni altamente tecniche, ma anche guidando i partecipanti all’acquisizione di metodi di lavoro pratici.

Negli anni, il ventaglio di programmi di studi offerto dalle Business School italiane di maggiore prestigio è andato ampliandosi, affiancando ai master in gestione delle risorse umane di più ampio respiro anche percorsi maggiormente specialistici, relativi ovvero a particolari competenze e mansioni aziendali.

A titolo di esempio, citiamo la possibilità di specializzazione nel sorprendentemente ricco insieme di attività che ruotano attorno all’elaborazione delle buste paga, attraverso la frequenza di un corso in paghe e contributi dall’elevato contenuto tecnico e operativo: l’obiettivo di questa tipologia di master è proprio quello di formare un professionista immediatamente capace di ricoprire una specifica funzione in azienda, con tutti i benefici che ne derivano sul fronte della spendibilità della propria figura.

 

 

  • Quali sono le soft e le hard skill richieste nel settore risorse umane?

 

Il responsabile delle risorse umane è di fatto uno degli elementi centrali della vita aziendale, dal momento che a questa figura professionale, o all’ufficio di cui essa è parte, spetta il compito essenziale di fare da ponte tra il cosiddetto capitale umano dell’impresa, rappresentato dai dipendenti, e la sua dirigenza.

Se le competenze tecniche spaziano in modo estremamente ampio, passando dalla conoscenza delle metodologie più moderne per la selezione del personale e la gestione dei colloqui fino alla determinazione dei sistemi di valutazione e alla risoluzione dei contenziosi, per quanto riguarda le soft skill l’addetto HR deve necessariamente essere predisposto al dialogo e ai rapporti umani, possedere buone doti di ascolto e di comunicazione, nonché dimostrare un’equilibrata capacità di giudizio e di gestione delle situazioni stressanti.

 

 

  • Quali mansioni svolge in azienda o in consulenza un addetto HR?

 

In relazione alla struttura aziendale, al ruolo rivestito, all’esperienza e alle effettive competenze maturate, le mansioni svolte dall’addetto HR possono variare in modo sensibile, come riportato, ad esempio, all’interno di questo mansionario del responsabile delle risorse umane.

 

Il compito base dei responsabili delle risorse umane riguarda i processi di selezione del personale, nei quali rientrano attività quali l’individuazione dei profili ricercati dall’azienda, la pubblicazione degli annunci e la gestione dei rapporti con le agenzie di collocamento, la scrematura dei curriculum, l’organizzazione dei colloqui e la definizione dei rapporti di lavoro.

A questa essenziale funzione, si sommano quella riguardanti la crescita professionale dei dipendenti e lo sviluppo delle loro competenze, attraverso la definizione di specifici percorsi formativi basati sulle esigenze delle varie aree dell’impresa. Attività connesse riguardano la valutazione dei progressi e quella del ritorno dell’investimento in relazione alle spese di formazione sostenute.

Infine, rientrano tra le mansioni tipiche svolte dagli uffici del personale anche tutte le attività inerenti all’inquadramento contrattuale e salariale dei lavoratori, alla gestione dei rapporti con i sindacati e alla cura di tutte le fasi relative alla cessazione dei rapporti di lavoro con i dipendenti.

 

 

  • Quali sono le prospettive di crescita professionale e salariale?

 

Gli specialisti HR hanno accesso a diverse possibili carriere, ad esempio nell’ambito del mondo della consulenza oppure all’interno degli uffici del personale di medie e grandi imprese.

Il costante aumento della complessità del mercato del lavoro e la necessità di definire nuove metodologie di gestione del capitale umano che tengano conto anche delle rivoluzioni tecnologiche in atto rendono i profili HR più specializzati figure sempre più preziose per realtà imprenditoriali di qualunque tipologia e dimensione.

Le possibilità di crescita e di sviluppo sono legate alle caratteristiche delle aziende al cui interno si opera e definite da parametri quali dimensioni dell’impresa, reali dimensioni della forza lavoro e presenza esclusivamente all’interno del territorio nazionale o anche all’estero, solo per citare i fattori principali.

Dal punto di vista del RAL medio, la retribuzione lorda dell’addetto HR junior può oscillare tra i 22mila e i 30mila euro, mentre, a fine carriera e con il raggiungimento di ruoli di vertice, il reddito può arrivare a sfiorare cifre dell’ordine dei 120mila euro.

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