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CULTURA

Chi troppo vuole…la fiaba di una nonna ucraina raccontata dalla nipote oggi ospite a Varazze

“Perchè succedono certe tragedie nel mondo, quando si potrebbe andare tutti d’accordo e pensare invece di risolvere i molti e angoscianti problemi che portano miseria e fame ad intere popolazioni?

Perché questa sete di potere che investe il tiranno di turno fino a fargli commettere immani catastrofi, con lutti e rovine?”

Alcuni giovani di Varazze stavano ascoltando due ragazze ucraine profughe da quella martoriata nazione e una di esse si ricordò di una fiaba che la nonna le raccontava per farla addormentare in tempi felici d’infanzia.

La fiaba, invero poco adatta per conciliare il sonno (ma i bambini, si sa, amano anche il brivido, poi addolcito da una carezza) parlava di un terribile orco che non era mai sazio né di mangiare, né di fare del male. Uccideva, rubava, bruciava villaggi e tutti fuggivano terrorizzati.

Nessuno osava combatterlo, perché troppo grande e grosso, finché ci pensò la sua gola. Infatti, esagerando sempre di più nel cibarsi (divorava maialini, pecore, ecc.) si ammalò gravemente di gotta e non ci fu rimedio alcuno che lo salvasse, poiché non ebbe nessun aiuto da coloro che aveva sempre terrorizzato con la sua prepotente cattiveria. E morì solo nel bosco di betulle, mentre la vita tornò a sorridere sui villaggi e i loro abitanti.

Una fiaba educativa, che ve ne pare? Mai esagerare nelle cose che ci sembrano facili e piacevoli, come il cibo, ma anche il potere e la prepotenza.

Grazie, fanciulla ucraina. Ci pare giusto farla conoscere anche qui da noi…

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