Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

Curiosando qua e là

Come sono nate le patatine fritte?

Maida Buggio

Le patate sono tra gli alimenti più famosi e versatili al mondo. Ne esistono più di 5000 varietà, presenti soprattutto nelle Ande del Sud America, Perù, Bolivia ed Equador. Le qualità iscritte nell’Unione Europea sono oltre 1600. Inutile elencare in quanti modi si possono cucinare ma, come sono nate quelle sottilissime fritte, che compriamo al supermercato? La storia narra che, il 24 agosto 1853 in un ristorante di nome Cary Moon’s Lakehouse, a Saratoga Springs, un cliente rimandò indietro per ben tre volte, un piatto di patate che a suo dire, erano troppo spesse e unte. Il cuoco statunitense, di nome George Crum, spazientito, le tagliò talmente fini da non poterle mangiare con la forchetta, le fece friggere e le cosparse di sale, ritenendo fossero immangiabili. Sicuramente non pensò assolutamente che il cliente le trovasse deliziose tanto che ne parlò anche ai suoi amici, con il risultato che ben presto il locale diventò famoso per le sue patate speciali, che furono chiamate Saratoga Chips e, divennero parte del menù. In realtà si ipotizza che siano state inventate da sua sorella, Catherine Wicks per sbaglio ma sicuramente George Crum le rese famose, prima al Cary Moon’s Lakehouse e poi, nel ristorante che aprì lui stesso nel 1860. Successivamente Cary Monn (proprietario del ristorante omonimo), le produsse in serie, servendole in coni di carta, “comodi” per essere consumate passeggiando. Nel 1913, per mano di un certo signor Carter (che le assaggiò a Parigi), le patatine arrivarono, dagli Stati Uniti in Europa e precisamente a Londra, dove ancora oggi sono tra gli snack più consumati, soprattutto dai giovani. L’idea di commercializzarle però, su larga scala, è di Franck Smith. Nel 1920, avendo apprezzato il metodo di George Crum, decise insieme alla moglie di confezionarle in sacchetti di carta oleata e di vederle con un carretto, nei dintorni del suo laboratorio. La richiesta in poco tempo su più grande dell’offerta per cui Frank Smith dopo un anno, aprì uno stabilimento più grande dando lavoro a 12 persone. A quel punto, vennero preparate in ben 40 stabilimenti balneari intorno a Londra. Inizialmente le sue patate non erano salate, ma la clientela le preferiva più saporite per cui, Smith aggiunse alla confezione, un sacchettino di carta blu con la scritta “Aggiungi il sale e agita”. Nel giro di poco tutta l’Europa fu contagiata da questa leccornia. In Germania, nel 1951, Heinz Flessner fondò, insieme alla moglie Ella, la compagnia “Stadeside Potato Chips e le vendeva ai soldati americani che stazionavano nella Germania occupata. Nel 1961, dopo aver conquistato tutto il mercato tedesco, Heinz Flessner, aprì due fabbriche.
Una curiosità, nei paesi di lingua inglese le patatine vengono chiamate in modo diverso: Nord America, Nuova Zelanda e Sud Africa le chiamano Chips, mentre in Inghilterra le chiamano Crisps. Inoltre in Svizzera, vengono da qualche anno commercializzate le “Chips Blue”, nate da tuberi di colore blu mentre, in Nuova Zelanda si mangiano le “Kumara Chips”, ovvero patate dolci fritte.

Rispondi