Il pensiero di Nietzsche si traduce in una distruzione programmatica delle certezze del passato, che mette capo alla delineazione di un nuovo tipo di umanità: il superuomo. Da ciò deriva il carattere positivo della filosofia nietzschiana.Il dio gli rivela gli insegnamenti della Buona Religione, soprattutto quelli riguardanti il giudizio delle anime degli uomini, la ricompensa e la punizione per le buone e per le cattive azioni e la purificazione del mondo “quando il fuoco scioglierà le montagne e avverrà la resurrezione dei corpi”. Lo zoroastrismo è una religione di salvazione. Ha un suo libro sacro, l’Avesta . La dottrina caratteristica è il dualismo: l’universo è diviso in due parti contrastanti che procedono da due principî antagonistici, lo “Spirito buono” e lo “Spirito cattivo”. Nel solco di questa visione si è svolta come da programma e da preannuncio la conferenza stampa di Umberto Maddalena nella sede ufficiale biancoblu, presso la Torre Michelangelo di via Pirandello. L’inossidabile dirigente del Savona ha ripercorso il travagliato iter che ha visto arrivare al vertice del club la proprietà romana, partendo dalle dimissioni ( non mi piace questo questo gioco per cui lascio la mano e cambio rotta) di Simone Marinelli (resta da capire se, sia da Presidente che da Socio), passando per quelle di Leonardo Mordeglia (motivi gravissimi) , fino ad arrivare a quelle di Sebastiano Cannella (vision diversa da quella degli investitori collegabili a Massimo Cittadino). Con puntualità estrema e con l’appoggio di ricostruzioni inappuntabili Maddalena partendo dalla entusiastica avventura del Marinelli primo e secondo anno, filtrando per la parentesi Mordeglia sino ad arrivare all’attuale “stand by moment” ha sciorinato dati e fatti riguardanti i vari procedimenti di liquidazione, l’asta per l’acquisizione del marchio, le manifestazioni di interesse (leggasi : cordate) da egli seguite in prima persone, alla redazione dei verbali di subentro con la collegabile situazione debitoria del club (quantificandola), a quel senso di “solitudine” ( viene da pensare a Cien años de soledad, il romanzo del 1967 del Premio Nobel colombiano Gabriel García Márquez) provato nel dover affrontare in solitario problemi più grandi di lui. Durante il remake della sua impeccabile cronotabella non sono mancate frasi ad effetto, smentite e amare considerazioni.Credo che la non realizzazione di un embrionale nucleo di settore giovanile sia stato e sia il suo cruccio principale. Non ha negato contatti per eventuali collaborazioni e si è sentito tradito dalla “fuga” di tanti talenti del 2006 (eccezion fatta per Cavallaro) che la scorsa stagione avevano raggiunto la finale regionale e rappresentavano il nucleo emergente su cui poter costruire. Pensava di poter organizzare 4 squadre ma sappiamo tutti come invece sia andata. Ma si sa, come da sua stessa enunciazione :”Le vie per l’inferno sono lastricate di buone intenzioni”. Con fermezza ha poi ribadito che gli attuali proprietari “romani” non sono stati chiamati dai precedenti soci e che sia stata la Vela Srl a seguito di un attento monitoraggio a livello nazionale ad interessarsi per passare alla guida del vecchio delfino tramite il dg Cannella. Maddalena ha ammesso, raccontando nei minimi particolari i passaggi chiave che sia in occasione delle dimissioni di Marinelli e poi di Mordeglia di aver pensato che la gloriosa storia del Savona Fbc sarebbe finita. Interrogato sul singolare ruolo di Vittorio Barani, ha messo in chiaro che gli spettasse il mettere in contatto la nuova cordata laziale e la vecchia società. L’incidenza dei risultati poco lusinghieri raccolti nelle ultime gare ha probabilmente portato l’entourage di Cittadino a rivedere i programmi e farlo virare su di un piano B che preveda un rilancio nella prossima stagione. Si tratta di ridurre le fonti di costo e riprogrammare a partire dalla ricerca di un neo direttore sportivo. Certo che la frase sibillina “voglio tornare a fare il signor nessuno“ non lascia margini a fraintendimenti e salvo ripensamenti dell’ultima ora, si traduce in .” Pensiamo (credo valga anche per mister Frumento) a completare “dignitosamente” l’annata come meritano città e tifosi dopodichè le strade potrebbero anche dividersi. Per tentare di vincere il campionato il Savona (senza campo di gioco, è bene ricordarlo) deve trovare i denari. E quindi come succede sempre, alla lunga, dopo aver argomentato sui massimi sistemi, il tutto si riconduce sempre ai soldi con buona pace del grande filosofo tedesco. La Verità è l’obbligo di mentire «secondo una salda convenzione», servendosi delle «metafore usuali» diceva Nietzsche, ma non si fraintenda egli non si congedava dalla verità; piuttosto sosteneva che non fosse un possesso, ma scaturisse ogni volta da una molteplicità di prospettive e che non fosse mai né assoluta, né definitiva.