Il gioco online è senza alcun dubbio un fenomeno dalle mille sfaccettature. I dati ci dicono che la crescita di questo settore, in particolar modo negli ultimi anni, è stata evidente. Le statistiche non possono certo essere un qualcosa di opinabile. A entrare ancor più nello specifico della questione è stata la CGIA Mestre, ossia un’associazione di Artigiani e Piccole Imprese, che si occupa principalmente di offrire servizi, ma che, allo stesso tempo, si fa promotrice di battaglie che riguardano il mondo del lavoro autonomo. Il rapporto svolto da quest’ultima è stato tra l’altro presentato recentemente in quel di Roma, uno studio focalizzato nell’analisi del periodo 2009-2023, 14 anni di eventi condensati nell’analisi della redazione di Vincitu.
Dal Covid-19 al rilancio: la resilienza e il successo del gioco online
Innanzitutto è essenziale soffermarsi sul periodo dell’emergenza sanitaria, causata dalla pandemia da Covid-19, che ha inevitabilmente rimescolato le carte. Nonostante ciò però, per quanto il 2020 e il 2021 siano stati anni molto difficili e complicati sotto molteplici punti vista, nel 2022 e nel 2023 il comparto dell’online ha fatto registrare numeri importanti: rispettivamente +4% e +13%. Il tutto in un periodo dove anche il gioco terrestre ha ripreso a funzionare a pieno regime.
Ma com’è nato questo boom? Le radici possono essere trovate nell’aumento della spesa per il gioco online. Infatti in circa dieci anni, più precisamente dal 2012 al 2023, si è passati da 744 milioni nel 2012 a 4.391 milioni. La svolta si è iniziata ad avere nel 2015, toccando poi picchi sempre più importanti e notevoli negli anni successivi.
Fondamentale però è non concentrarsi solo sulla spesa, ma anche su quelli che sono stati i guadagni del settore. Prendendo come punto di partenza proprio il sopra citato 2015, si è infatti passati da 16.931 miliardi a 82.553 miliardi, totalizzati otto anni dopo. Tutto questo ha portato a un tasso di incidenza maggiore del comparto dell’online sull’intero settore del gioco d’azzardo. Cambi di strategie e di obiettivi sono diventati così una sorta di vera e propria naturale conseguenza, con crescita di molti concessionari autorizzati e creazioni anche di posti di lavoro.
Le sfide però non finiscono mai
Ed è per questo che ora è lecito chiedersi e domandarsi che cosa succederà, come e quanto cambieranno questi numeri con le nuove direttive e regole presenti nel Decreto legislativo sul Gioco del 3 aprile scorso. Quest’ultimo ha come obiettivo primario quello di mettere in atto un riordine e un riassetto del settore. Tutte le novità dovrebbero comunque entrare in vigore e diventare realtà già dal 2025. I prossimi anni daranno le risposte tanto attese e cercate.
