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Ex Mira Lanza, data la prima bennata per le demolizioni dei vecchi stabili; il nuovo complesso sarà pronto nei primi mesi del 2024

Dopo decenni di attesa ci siamo: i lavori nell’area dell’ex Mira Lanza sono iniziati con una prima, simbolica, bennata che dà l’avvio al progetto di demolizione che aprirà la pista a quello che entro i primi del 2024 sarà il nuovo volto di un’area storica e cara alla memoria dei genovesi. L’ex fabbrica di saponi, che dopo una storia gloriosa ma travagliata ha chiuso definitivamente i battenti alla fine degli anni Novanta, e i suoi oltre 20000 metri quadrati di superficie sono rimasti vuoti e inutilizzati per decenni, lasciando una superficie di quasi quattro ettari in balia al degrado e alle intemperie. Una volta terminati i lavori, l’area dell’ex Mira Lanza diventerà un polo per la grande logistica, dove troveranno spazio anche uffici, commerciali e non, e altre attività intorno alle quali saranno realizzati anche servizi per i cittadini, da aree di aggregazione all’aperto a un campo polifunzionale, passando da aree verdi fino ad arrivare a nuovi parcheggi scoperti e non, veri e propri spazi polifunzionali. Non solo logistica e servizi, ma anche interventi mirati al miglioramento della viabilità: nel progetto è prevista una rotatoria lungo via Rivarolo, oltre che l’allargamento di via Lepanto; tra gli interventi programmati anche la maggiorazione della sezione del sottopasso in altezza e in larghezza lungo via Lepanto verso via Perlasca al fine di sgravare il quartiere dal traffico pesante attuale e generato dal nuovo insediamento.

“Tutti i materiali dovranno essere analizzati prima di andare in discarica”, dichiara l’architetto e co-progettista Carlo Perletti, “e qui ci sarà un’importante rigenerazione urbana. Il nuovo insediamento sarà perfettamente inserito nel contesto attraverso un progetto condiviso con l’amministrazione comunale che rispetta i limiti e gli indici presenti nel Piano Regolatore Generale; saranno molteplici le destinazioni tra cui la logistica di prossimità ed attività commerciali senza diventare un centro commerciale. Vi saranno altresì importanti interventi di riqualificazione dell’area coinvolgendo la viabilità di Rivarolo con l’allargamento di Via Lepanto e del sottopasso della ferrovia; il progetto sarà articolato su due fasi : la prima vedrà la demolizione totale delle strutture presenti con analisi dei materiali per avere, in seguito, la costruzione dei nuovi edifici che sarà terminata entro la metà del 2024. Sarà conservato solamente l’albero, una sorta di simbolo dell’intervento mentre tutto il resto sarà abbattuto; nessun edificio presente, costruito secondo le necessità dell’azienda, rispetta le attuali normative antisismiche”.

Parole simili da parte dell’assessore allo sviluppo economico Stefano Garassino :”Abbiamo ascoltato il quartiere, in collaborazione con il municipio, i Civ ed i sindacati, ed è emerso che grazie a questa rigenerazione vi sarà un aumento dei posti di lavoro; la proprietà è venuta incontro alle esigenze del quartiere e nel nuovo complesso sarà presente uno spazio sportivo, uno spazio uffici, uno spazio commerciale ed uno per la logistica. Sarà raddoppiata Via Lepanto ed i camion arriveranno nel retro dell’area; lo spazio sarà green rispettando la normativa vigente. L’area sarà molto bella ed abbiamo già ricevuto richieste di uffici ed aziende che abbiamo girato a chi gestisce la parte commerciale”.

“Con questo intervento si sana un altro problema di Genova”, afferma il sindaco Marco Bucci, “e siamo qui per lavorare facilitando le operazioni che portano vantaggi per la città assicurandoci che tutto va bene. Un’area di 30000 metri quadri sarà sistemata e la percentuale di cementificazione verrà ridotta; il complesso è abbandonato da più di 30 anni e avere qualcuno che lo sistema è molto importante. Avremo inoltre 300 posti di lavoro in più ed abbiamo già autorizzato il polo logistico Sogegross con un aumento di circa 250 nuove assunzioni; questa zona ha in sè l’obiettivo di avere un’alta qualità della vita e di lavoro. L’operazione è ecosostenibile ed il primo incontro con la proprietà è avvenuto a marzo 2021 dimostrando che il modello Genova può diventare un esempio per tutte le attività”.

“Abbiamo avuto indirizzi chiari dal sindaco Bucci e dall’assessore Garassino ed il nostro principale obiettivo è quello di chiudere le operazioni entro la metà del 2023”, conclude l’architetto Pierandrea Ferrando.

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