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ECONOMIA

Export italiano in espansione in particolare quello savonese!

export savonese

Nel primo semestre 2015, l’export italiano risulta in sensibile espansione (+5,0%) rispetto allo stesso periodo del 2014. Le dinamiche territoriali sono quasi tutte positive: in aumento le regioni nord-orientali (+6,0%), quelle nord-occidentali (+4,7%), quelle centrali (+4,3%) e quelle meridionali (+7,0%), in calo solo l’area insulare (-2,9%). Il saldo della bilancia commerciale risulta positivo ed è pari a 18 miliardi e 454 milioni di euro.
La Liguria, che rappresenta solo l’1,7% delle vendite nazionali all’estero, ha registrato una dinamica positiva, +7,0%, passando da 3.321 a 3.553 milioni di euro: di questi 1.972 milioni sono destinati verso paesi Extra-UE (il 55,5% del totale), valore stabile rispetto al primo semestre 2014, mentre verso l’area comunitaria l’export è cresciuto del 17,3%. Tra i settori trainanti e quantitativamente più significativi troviamo le attività manifatturiere, i cui prodotti rappresentano il 90% dell’export, e che, rispetto al primo semestre 2014, hanno registrato una crescita del 7,0%.
I risultati migliori, a livello provinciale, sono stati messi a segno della provincia di La Spezia, con vendite per 457 milioni (+42,4%) fortemente influenzate dall’export di navi e imbarcazioni. In flessione Genova, a 2.022 milioni di euro (-1,2%) e Imperia con 219 milioni di euro (-2,1%). Continua a brillare l’export della provincia di Savona, che nei primi 6 mesi del 2015 ha toccato quota 860 milioni di euro (+17,1% sul 2014). In aumento sia le vendite verso l’area extra-UE (+17,3%) sia quelle verso i paesi dell’UE (+17,0%). I prodotti chimici si confermano la voce principale dell’export provinciale, con un incremento pari al 14,5%. In sensibile crescita anche i prodotti dell’agricoltura (105 milioni di euro, +12,0%).
Sui mercati eurepei, bene le vendite di prodotti savonesi in Francia (146 milioni, +14,3%) e Germania (109 milioni, +7,7%), e forte incremento dell’export verso la Spagna (82 milioni, +45,6%). Sul fronte extra-UE si riconferma la forte espansione verso gli Stati Uniti (54 milioni, +75,3%), dove i prodotti chimici costituiscono l’81% delle vendite. Al secondo posto una new entry, la Romania (26 milioni, +74,7%) seguita dalla Cina (25 milioni,+63,6%).

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