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Genova, investiti 61 milioni di euro nei servizi sociali

Sono state 25.203 le persone prese in carico dal sistema dei servizi sociali del Comune di Genova nel 2021, per bilancio complessivo di 61.172.703,59 euro, un investimento di circa 10 milioni superiore rispetto al 2016; uno degli interventi principali avvenuti riguarda sicuramente l’organizzazione dei servizi stessi che si sono mossi verso una semplificazione dell’accesso e all’unitarietà degli interventi sociali, passando per la ridefinizione dell’organizzazione delle politiche sociali a garanzia di equità di accesso e trattamento del cittadino. Per quanto riguarda l’integrazione socio-sanitaria, invece è stato ridefinito il ruolo del Comune di Genova, con la costituzione del Distretto Sociale unico, a garanzia di unitarietà ed equità nell’accesso agli interventi e alle prestazioni e di omogeneità su tutto il territorio cittadino; costituzione di strutture di coordinamento per l’individuazione delle procedure, anche semplificate a garanzia del supporto a singoli e famiglie in particolare nel periodo della pandemia, e la gestione unitaria delle risorse del sistema integrato a garanzia di un’ottimizzazione delle stesse a beneficio del cittadino (ufficio di coordinamento del Comune di Genova ed Ufficio Integrato per la gestione delle misure sociosanitarie con ASL 3 e Conferenza dei Sindaci), sottoscrizione della convenzione con Conferenza dei sindaci ed ASL 3 genovese, per l’erogazione delle misure socio-sanitarie ad oltre 2.700 beneficiari per anno per una spesa assestata annua di circa 15 milioni di Euro.

“Il lavoro degli uffici è stato molto importante e ringrazio chi collabora”, dichiara il consigliere delegato ai servizi sociali Mario Baroni, “ricordando che abbiamo preso in carico e seguito più di 25000 persone. I servizi sociali non sono un problema ma un’opportunità di riscatto e ringrazio gli uffici; i servizi funzionano se c’è la consapevolezza dello scopo”.

Parole simili da parte del dottor Cavalli della direzione dell’ufficio politiche sociali :”Chi lavora nel settore è in prima linea ed il welfare non è affatto banale per Genova; il nostro compito è prevenire, ridurre o eliminare gli ostacoli per una vita attiva degli anziani, dei diversamente abili e dei minori soli. Lavoriamo con la rete istituzionale e civile senza dimenticare il terzo settore; tutti loro gestiscono le attività per conto del comune coinvolgendo circa 350 soggetti, i professionisti del terzo settore mettono la persona al centro e tutti lavorano per migliorare le condizioni dei cittadini in difficoltà. La prevenzione è importante ma non bisogna dimenticare la co-progettazione e la co-programmazione con i soggetti coinvolti; l’obiettivo principale è quello di viaggiare su una struttura corazzata che permette di raggiungere gli scopi. Lavoriamo per un cambiamento continuo dell’organizzazione senza dimenticare il sistema pensando alla filiera ed arrivando all’erogazione dei servizi; sono aumentate le persone prese in carico che hanno bisogno e tutto ciò è dovuto ai gravi problemi della città come il crollo del Ponte Morandi, la pandemia e la guerra. Il welfare è sempre più vicino alle persone e sono aumentati gli investimenti; nel 2016 erano stati impegnati per il sociale 49 milioni mentre ora siamo arrivati a 60 coinvolgendo molteplici aree tra cui i minori, gli adulti, gli anziani, i disabili e i migranti”.

“Il terzo settore, la Prefettura e la Questura ci hanno aiutati molto ma servono maggiori fondi; più di 25000 persone sono state prese in carico dai servizi sociali e questi soggetti sono seguiti dal comune giorno per giorno. Il caro energia è stato grave per le realtà del terzo settore che non fanno utili ricordando che gli stipendi del personale impiegato in queste realtà raramente superano i 1000 euro; abbiamo fatto tanto per non far crollare questo settore nonostante gli aiuti statali siano stati pochi. La maggior parte degli aiuti governativi è stato destinato ad aziende e realtà commerciali ma voglio ricordare che la nostra città eccelle nel terzo settore e gli investimenti per sostenere i servizi sono stati notevoli”, conclude il consigliere Baroni.

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