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ATTUALITÀ

Gestione dei rifiuti a Pietra Ligure

Ata Spa, non demorde; l’azienda di tutela ambientale controllata dal Comune di Savona e attuale gestore del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani nel Comune di Pietra Ligure, ha presentato ricorso al Tar Liguria contro l’annullamento d’ufficio del contratto in corso da parte dell’amministrazione municipale pietrese. Ata chiede inoltre ai giudici la condanna del Comune di Pietra Ligure al risarcimento dei danni conseguentemente subiti.

E’ l’ennesimo capitolo della vicenda, con risvolti penali, che si trascina dal 2013, anno in cui il Comune di Pietra Ligure bandì la gara d’ appalto per la gestione dei servizi di igiene urbana. Tra i due concorrenti in gara, le varie commissione giudicatrici che si sono succedute negli anni hanno prima escluso la ditta Teknoservice di Piossasco, poi – nel maggio del 2018 – la stessa Ata, alla quale nel frattempo era stato affidato il servizio un importo di 10,8 milioni di euro (6 anni di gestione).

Di qui la decisione del Comune di Pietra Ligure di individuare un nuovo gestore dei rifiuti urbani attraverso una procedura negoziata, che non prevede la pubblicazione di un nuovo bando di gara. Saranno selezionati cinque operatori specializzati nel settore tra cui scegliere quello a cui affidare l’appalto. Ma si annuncia, in pendenza del contenzioso preso il Tar, un iter di gara nuovamente difficoltoso. Lo ricordiamo ancora: il Comune di Pietra Ligure aveva chiesto ad ATA il pagamento di una penale di oltre centomila euro per inadempienze contrattuali; anche a Savona si era verificati disguidi tanto che, nei giorni della nevicata del marzo 2018, il sindaco Caprioglio aveva richiamato la società ai suoi doveri; ATA stessa è sull’orlo del fallimento ed invece di impegnarsi in un piano concreto di ristruttazione pretende ancora delle ragioni; l’unica attenuante che le si può concedere è il sistema di raccolta dei rifiuti che si sta instaurando, inviso alla maggior parte degli utenti, improntato alla bizzarria ed alla mancanza di senso della realtà, concepito da “tecnici da salotto” e “maschilisti” aggiungo io, come già mi ero espresso in passato, che forse non sono mai entrati in una cucina, e di cui anche ATA è, insieme, complice e vittima!

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