Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

CULTURA

Giovanna Crescini alla GulliArt

Attraverso “Il Gioco del Destino” tra certezze passate e un un futuro pieno di incognite ci rappresenta un soggetto molto congeniale alla sensibilità dell’Artista che ama le sue origini: l’antichità della sua terra potrebbe essere indicata come un ingrediente a questo prelibato gioco dei tarocchi con dame, cavalieri e giochi di tornei che ammagliano l’osservatore a cui non sfugge la policromia vivace delle tele come delle ceramiche, altro ingrediente gradevole. Ancora una volta l’Artista è riuscita a mettere in sintonia l’energia degli antichi eroi cavallereschi e delle antiche nobiltà con un presente travagliato e in bianco e nero che ci avvolge negli ultimi anni: vuole spronare i contemporanei ad abbattere il Destino con quelle lance dei tornei antichi e a scandagliare nei simboli di una Cabala una via di uscita e forse ancora di più ad avere la rivincita sul futuro e proprio su di un futuro avvolto ancora in atmosfere fumose; i “suoi” tarocchi diventano un invito a cercare senza ripensamenti e rinunce le carte vincenti.

Lo sviluppo del rapporto tra reale e sovrumano o soprannaturale, l’evoluzione della società e delle sue classi che nel divenire storico si passano il potere, l’uso di materiali differenti per creare queste tessere dove viene rappresentato il simbolo di esseri o oggetti da cui dipende la nostra sorte sia in un passatempo che nella ricerca di prevenire quello che accadrà e non ultima la tecnica secolare di fissare nell’argilla smalti o colori che con la magia del calore, in antico ottenuto dalla fiamma nei forni a legna, le formelle, i piatti e gli altri oggetti recanti paesaggi urbani o le singole carte ci conducono per percorsi disseminati di umanità che si evolve e al tempo stesso si pone domande sulla esistenza, sulla natura e si confronta o dialoga con gli altri esseri viventi. L’analisi e la sintesi vengono raggiunte dall’Artista grazie alla sua tecnica perfetta e la sua sensibilità “caleidoscopica” attraverso una accurata riproduzione, precisa anche nei dettagli, delle animatissime carte, particolare che non sfugge agli esperti delle tecniche ceramiche.

 

Gabriella De Gregori

Rispondi