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Il rapporto IIDEA 2022 conferma che gli eSports non sono più solo un fenomeno

Con la pandemia sono cambiate molte cose. Paradossalmente è cambiato anche il concetto di sport e di guardare sport. A marzo 2020, la sospensione dei principali eventi ha portato gli utenti nello sconforto più totale. Pochissime partite disponibili, in parti del mondo ignote e che presto sarebbero poi saltate per il dilagare della pandemia. Il mito degli eSports è sorto in quel momento. Ed oggi piace a tutti, in Italia, anche alle ragazze ed al di là dell’età.

Un successo partito da lontano ed affermatosi negli ultimi tempi, col concetto di sport virtuale che ha preso sempre più piede coinvolgendo fasce di utenti sempre maggiori. In Italia gli eSports oggi sono una certezza, soprattutto per le giovani generazioni: Twitch è la piattaforma più battuta, con contenuti in aumento. Nata come ritrovo naturale dei gamer, è diventato un megafono per giocatori ed appassionati.

Intanto, come riferito dal sito di settore BonusRicchi gli eSports in Italia consolidano la loro forza: il recente rapporto IIDEA – l’associazione di categoria dell’industria videoludica in Italia – ha registrato 1,6 milioni di persone appassionate di sport virtuali nel Belpaese, confermando de facto il boom successivo alla prima ondata di Covid-19.

Un milione e seicento-ventimila appassionati, numeri importanti perché 475mila utenti seguono più eventi online a cadenza quotidiana. Ma qual è il profilo del tifoso medio di eSports? In Italia generalmente sono i maschi a preferire, ma gli eSports hanno coinvolto ormai da tempo anche le donne..

Il giocatore medio in Italia ha età compresa tra i 21 ed i 40 anni, ha un livello di istruzione medio-alto, un reddito superiore alla media. E sceglie quasi sempre il genere sportivo per il virtuale, seguito dallo sparatutto e dalla modalità Battle Royale, resa celebre da titoli come Fortnite.

Si tratta insomma dei Millennials, le categorie più giovani e flessibili di utenti, nuovo target di mercato per le varie realtà che compongono l’industria in Italia ed in Europa. E le stesse persone che scelgono gli smartphone come principali strumenti per intrattenersi; subito dopo i PC, che non perdono il loro fascino in ambito i-gaming. Ma lo smartphone è il preferito. Anche perché offre possibilità di chattare e usare i social appositamente per interagire con la sessione di gioco. Ma permette anche di ascoltare musica e consente più attività contemporaneamente

 

I dati del 2021 sono in crescita e il fenomeno degli eSports, in Italia, è affermato. Non è più un qualcosa di isolato ma vero e proprio intrattenimento, peraltro in crescita esponenziale. In attesa degli eventi dal vivo: è quella la prova del nove che attende il settore.

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